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Foto di Patrizio Campi
Foto di Patrizio Campi

Un memory game pieno di pesci, un gioco in barattolo per imparare a conoscere ed evitare di rilasciare rifiuti nelle acque del mare: con queste e altre attività si è svolta, sabato 26 e domenica 27 Novembre, a Villa Bighi, la rassegna INNESTI, a cura di GruppoZero. Nella prima giornata si è voluto dedicare lo spazio del racconto a Sea Shepherd Italia, organizzazione internazionale impegnata nella lotta alla distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo intero al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie. La mattina del sabato è stata dedicata ai bambini con lo svolgimento di laboratori a tema, mentre il pomeriggio è stato dedicato a un pubblico adulto, ha visto i volontari di Sea Shepherd, giunti a Copparo da diverse parti della regione, impegnati nell’inaugurazione di una mostra fotografica che illustra le attività sul campo (in mari italiani e acque internazionali) e nella presentazione delle campagne attive a Siracusa e nel santuario “Pelagos” dove è in corso un’attività di foto-identificazione dei cetacei, importantissima per la conservazione e la ricerca scientifica. A seguire un dialogo che ha visto coinvolti Sea Shepherd e le Guardie Ittiche Volontarie provinciali, impegnate quotidianamente nella salvaguardia delle acque del nostro territorio, in un confronto sulle pratiche che ciascuno mette in atto per contrastare la pesca di frodo. Ha chiuso il dibattito la presentazione, a cura del ricercatore Marco Caselli, della mostra “Pesci? No, grazie, siamo Mammiferi”, in corso al Museo di Scienze Naturali di Ferrara.

Nel corso della rassegna diversi rappresentanti di giovani realtà associative e imprenditoriali sono stati chiamati a dare testimonianza di come si possa stare sul mercato pur con un ridotto impatto sull’ambiente e sostenendo stili di vita più sostenibili: Il Turco, Witoor, EkWine, Arvaia e Azienda Agricola BioPastoreria. Al terminare la rassegna di due giorni, è stato proiettato, in collaborazione con Cinema Boldini e ARCI, Voices of Transition, un un docu-film di Nils Aguilar sui problemi dell’agricoltura industriale, che esplora il motivo per cui l’attuale modello industriale non è all’altezza del compito di nutrire e sostenere la crescita del Pianeta.

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Redazione di Periscopio



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