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Dal 19 al 21 ottobre a Bologna ci sarà H2O. E’ la manifestazione di riferimento del settore idrico perché ospita figure di rilievo nazionale e internazionale e le maggiori aziende del settore, perché stimola il confronto e la condivisione tra professionisti, perché promuove la formazione e l’informazione, grazie a un intenso programma di convegni. Un evento da non perdere per creare opportunità di business e per aggiornarsi sulle innovazioni di oggi e le tecnologie di domani in termini di efficienza idrica.
Nella rubrica “ecologicamente” in questi due anni ho scritto molto sull’acqua e questa è una occasione per approfondire meglio questi temi.
In Italia purtroppo il deficit impiantistico è ancora rilevante:
• il 4% della popolazione è ancora priva di impianti acquedottistici adeguati
• il 30% della popolazione non dispone di impianti di fognatura e depurazione adeguati

Attualmente, l’ammontare degli investimenti nel servizio idrico è di 1,5 miliardi di euro, ma per il miglioramento del servizio, la tutela della salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente sono necessari almeno 65 miliardi di euro nei prossimi 30 anni.
Per questo l’anno in corso è uno dei più rilevanti per il settore idrico in Italia; è stata definito il nuovo metodo tariffario; è stata definita la convenzione tipo per l’affidamento e la gestione del servizio idrico integrato; l’autorità di vigilanza ha impostato un nuovo quadro regolatorio per agevolare lo sviluppo di un settore che soffre una significativa carenza infrastrutturale. Questo sta determinando le condizioni per importanti investimenti che saranno effettuati dai gestori dei servizi idrici.

La necessità di puntare su innovazione tecnologica e sviluppo delle infrastrutture per l’adeguamento del servizio a standard ottimali di qualità e la necessità di mantenere una regolazione forte a livello nazionale con un fattivo supporto locale saranno tra i temi principali della iniziativa fieristica H20 che anche in quest’edizione sarà accompagnata da un articolato programma di convegni e seminari tecnici con relatori di rilievo internazionale.
Importanti contributi sono attesi anche dal mondo universitario e degli istituti di ricerca con tematiche che variano dalle tecniche di ricerca perdite (da quelle basate sul controllo delle pressioni, alle tecniche basate su misure di portata e pressione in diversi nodi della rete), alle metodiche di approvvigionamento idrico in condizioni di scarsità di risorsa, alle modalità per caratterizzare la sostenibilità di particolari forme di approvvigionamento e alle più recenti strategie di intervento per la gestione delle acque di prima pioggia, passando in rassegna sia gli aspetti scientifici che tecnologici relativi al monitoraggio, al controllo del loro impatto mediante invasi e alle metodologie di trattamento.

Altri contributi importanti arriveranno da società di ricerca sul tema delle performance e strategie delle water utility italiane e sul confronto sulle possibili vie alla crescita delle dimensioni delle gestioni del servizio anche grazie a presentazione di esperienze e best practices.
Ma una eccellenza è la parte convegnistica internazionale con la Conferenza IWA WaterIDEAS 2016 in collaborazione con l’International Water Association (IWA),perchè riunirà gli esperti di tutto il mondo, le tecnologie più innovative, i più recenti progetti di ricerca finanziati dalla Commissione Europea e dalle Università. Un focus speciale è riservato alle nuove tecnologie nel settore ICT, smart metering, gestione delle perdite, telemetria-monitoraggio, modellazione e regolazione ed ottimizzazione dell’uso dell’acqua.

Per questo H20 è tra le principali rassegne specialistiche a livello europeo per il settore dei servizi idrici. Grazie ad una rinnovata e più articolata visione strategica, l’edizione 2016 si posiziona come il luogo in cui trovare, attraverso i percorsi Urban, Industry e CH4, risposte per gli operatori alla ricerca di informazioni, soluzioni e tecnologie in settori di alta complessità.
Scusate per il taglio promozionale, ma come coordinatore scientifico ci lavoro da tanto tempo e mi farebbe piacere incontrarvi tra i padiglioni.

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Andrea Cirelli

È ingegnere ed economista ambientale, per dieci anni Autorità vigilanza servizi ambientali della Regione Emilia Romagna, in precedenza direttore di Federambiente, da poco anche dottore in Scienze e tecnologie della comunicazione (Dipartimento di Studi Umanistici di Ferrara).

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