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di Elisa Gagliardi

Discutere di intrecci e soluzioni narrative e confrontarsi direttamente con il demiurgo che ha plasmato le gesta dei propri eroi letterari corrisponde al materializzarsi di un sogno per lettori accaniti, irretiti dai segreti che popolano l’officina dei loro autori prediletti.

La formula della seconda edizione del Festival dei Lettori, rassegna che animerà le sale di 15 biblioteche comunali di Bologna sino a domenica (18 maggio), sprigiona la sua carica innovativa proprio nella tessitura di un filo diretto tra scrittori e fruitori di libri. Sono questi ultimi, infatti, organizzati in gruppi di lettura, ad essere elevati al rango di protagonisti, sia nella scelta degli autori, sia nella conduzione degli incontri.

Bologna schiererà i gruppi di lettura che gravitano attorno alle sue biblioteche di quartiere; ma, a comporre il novero dei 33 nuclei di lettori forti protagonisti della rassegna, concorrono anche appassionati provenienti dalla provincia e dal resto della regione.

Chiamati a magnificare il fascino della lettura e le virtù di una cultura libraria ancora appannaggio di pochi adepti, gli appuntamenti della rassegna, oltre agli incontri con alcune delle penne illustri del panorama letterario italiano, tra cui quelle di Stefania Bertola, Pino Cacucci, Paolo Cognetti, Marcello Fois, Lidia Ravera e Valerio Varesi, propongono nelle giornate di sabato e domenica anche tre specifici moduli di approfondimento dedicati ai gruppi di lettura e ai meccanismi della lettura condivisa.

Il primo animerà gli spazi di Salaborsa ragazzi all’insegna di “Leggere junior. Workshop per apprendisti costruttori di gruppi di lettura giovanile”. Una guida alla realizzazione di gruppi di lettura riservati ai ragazzi, che si rivolge ad educatori, bibliotecari e insegnanti. Anche il secondo appuntamento coinvolgerà la Salaborsa, ma il 18 (alle 14,30), con l’obiettivo di “Seminare e coltivare gruppi di lettura”; per lo sviluppo di esperienze di lettura condivisa capaci di cementare i legami tra lettori e biblioteche e di diffondere una più feconda consuetudine alla lettura. Sempre domenica (alle 14,30), la piazza coperta di Salaborsa farà da scenario all’incontro “Leggere in luoghi difficili”, un’occasione per indagare sulle virtù terapeutiche delle pratiche di lettura in contesti di disagio come le carceri e gli ospedali.

Nell’ambito della manifestazione, che punta a fare il pieno di partecipanti con eventi ad ingresso libero, che non richiedono iscrizione preliminare (eccezion fatta per i workshop), un occhio di riguardo sarà riservato all’intrattenimento dei giovani lettori, protagonisti della giornata del 18 maggio, dedicata a “Gli avamposti in festa”. L’appuntamento accoglierà in Salaborsa Ragazzi i cosiddetti “Avamposti di lettura”, gruppi di lettura costituiti dagli studenti delle scuole medie e superiori, cui saranno riservati due incontri: “Le storie che leggiamo e che vorremmo leggere”, una tavola rotonda con Maria Chiara Bettazzi, editor di Giunti, e “Sotto il cielo di Buenos Aires”, con Daniela Palumbo.

Sul piano tematico, il primo festival letterario d’Italia che fa a meno di intermediari e fa dialogare i lettori, nelle vesti di esperti, direttamente con i propri autori di riferimento, quest’anno si focalizzerà sugli ultimi cinquant’anni di storia italiana, con la rivisitazione di pagine di impegno sociale e civile che riaccenderanno l’attenzione attorno ad alcuni dei più brucianti e controversi capitoli della recente storia nazionale.

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Redazione di Periscopio



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