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ANNA FERRARESI:
Lettera di doglianze al Presidente del Consiglio Poltronieri

Articolo pubblicato il 26 Giugno 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Di Anna Ferraresi, Consigliera comunale Gruppo Misto

Sono a scriverLe in merito al Suo comportamento istituzionale che ritengo non all’altezza, per la chiara incapacità di esercitare il proprio ruolo di garante dell’attività dei consiglieri.

Appare chiaro sig. Presidente come già Le dissi in più occasioni , che Lei non tutela allo stesso modo i consiglieri , in particolare quelli di minoranza e non applica uniformemente compiti e poteri a Lei assegnati, per tutelare la sottoscritta in veste di Consigliera comunale del Gruppo Misto, spesso oggetto di atteggiamenti prevaricanti, prepotenti e denigratori in sedi istituzionali.

Le ricordo che durante la seduta del Consiglio Comunale del 02 Marzo 2020, si è assistito pubblicamente ad una violenta aggressione verbale da parte del vicesindaco Nicola Lodi ai danni della sottoscritta, senza l’opportuno, quanto doveroso Suo intervento .
Eppure in quell’occasione, poco prima del Consiglio Comunale , Le avevo chiesto di tutelare il mio ruolo istituzionale da attacchi personali violenti e assimilabili a forme di “bullismo” , dati i precedenti sempre di dominio pubblico come quello che purtroppo si è assistito; un vicesindaco che si scaglia con violenza verbale contro la sottoscritta, in modo del tutto personale e senza una motivazione plausibile.

Lei avrebbe dovuto immediatamente interrompere l’intervento del vicesindaco e richiamarlo a comportamenti più consoni, dato il ruolo istituzionale da Egli ricoperto : invece, al contrario di quanto sarebbe stato auspicabile , Lei ha silenziato la sottoscritta che aveva già evidenziato l’attacco personale in corso, dando modo a chi si scagliava contro di me di agire del tutto indisturbato .

Situazioni similari si sono verificate sia durante una commissione, che nell’ultimo Consiglio Comunale del 23 Giugno 2020 , in cui il mio intervento è stato interrotto più volte da atteggiamenti volti chiaramente a deridere sia la mia persona, che l’attività del mio ruolo istituzionale, che in quel momento stavo adempiendo.

Infine Lei, invece che reprimere i comportamenti e gli atteggiamenti sopracitati ha fatto come se nulla fosse, venendo meno al suo ruolo di Garante dei diritti e dei doveri di ogni singolo membro del Consiglio Comunale: senza dimenticare che è sempre stato presente a salvaguardare “a spada tratta” i membri della maggioranza, in particolare modo gli appartenenti al gruppo consiliare “Lega Salvini Premier”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani