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Ai membri del GAS Città Nova
Ai membri del GASP – Pontelagoscuro
Ai consumatori
EQUO MA NON CONDIVISO
FINALMENTE TORNA UNA BOTTEGA DI COMMERCIO EQUO A FERRARA?
Cari amici,
vi chiediamo un attimo di attenzione riguardo ad una questione che si è posta di recente.
Come alcuni di voi hanno notato e come diversi ci hanno fatto notare, in città ha di recente aperto i battenti una bottega di commercio equo e solidale targata Altromercato.
Ma voi siete coinvolti? Ci chiedono in molti. La risposta è semplice: NO! Tanto semplice ma evidentemente straniante, dato che diversi di voi ci hanno fissati increduli.
Facciamo un passo indietro.
Da tempo, in sede AGICES (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale), è stato avviato un tavolo di confronto tra operatori per cercare di trovare strategie comuni di sviluppo, soprattutto a fronte della crisi che ha toccato tutti noi ed il Paese in generale.
Ciò come riconosciuto da più parti ha contribuito a creare un clima migliore ed un maggior senso di fiducia tra gli importatori stessi, o tra la maggioranza di essi. Un notevole miglioramento rispetto a passate tensioni e casi di concorrenza in uno stile che molti reputano eccessivo nel nostro movimento.
Detto ciò, poco più di un mese fa siamo venuti a conoscenza dell’intenzione del socio AGICES Altromercato di aprire una bottega in centro a Ferrara, la città in cui operiamo.
Premettendo che pensiamo che ognuno abbia il diritto di perseguire le proprie strategie commerciali in autonomia, e che noi a differenza di altri non siamo mai stati tra quelli che perorano l’assoluto “diritto” di un’organizzazione ad essere l’unica realtà di commercio equo nel proprio territorio, in seguito a questo fatto ci siamo interrogati sull’opportunità di una tale decisione, presa senza minimamente cercare un dialogo e tantomeno una collaborazione.
Certo, Altromercato non poteva sapere che da tempo stavamo cercando un partner per aprire un punto vendita a Ferrara (abbiamo prioritariamente indagato tra realtà locali, ovviamente). Forse non poteva nemmeno sapere che un socio dello stesso consorzio di un territorio limitrofo ci avesse da tempo proposto di lavorare assieme alla definizione di un progetto per aprire una bottega a Ferrara, fatto che avevamo preso come una reale volontà di collaborazione dell’ “ambiente Altromercato”. Questa e tante altre cose poteva non sapere il consorzio o chi al suo interno prende certe decisioni. Di certo non poteva non conoscere l’esistenza di un socio Ferrarese di AGICES. Di certo poteva semplicemente chiedere, e noi avremmo risposto.
Ci chiediamo se valga la pena danneggiare un lavoro di tessitura faticosamente sviluppato in anni di lavoro di AGICES. Ci chiediamo quale sia il senso dei termini “collaborazione” e “fiducia” secondo i responsabili del consorzio, e secondo i suoi soci.
Di certo noi non abbiamo alcuna intenzione di confonderci con questa iniziativa ed anzi ne prendiamo pubblicamente le distanze. Non solo per le modalità con cui è stata condotta, ma anche e soprattutto perché crediamo che una bottega creata in un centro cittadino con lo scopo dichiarato di svendere fondi di magazzino dia un’immagine controproducente del commercio equo e solidale. Una strategia che non ha nulla a che vedere con le ipotesi di reazione alla crisi e di sviluppo che stiamo ricercando a livello nazionale. Una strategia che non condividiamo.
Alcuni penseranno che non è bene fomentare divisioni nell’ambito di un movimento come quello del commercio equo e solidale o che si tratta del solito irrefrenabile istinto settario di chi opera nel sociale nel nostro Paese. In realtà in molti ci sono testimoni che da sempre abbiamo cercato di promuovere percorsi di unità all’interno del movimento, in tutte le sedi istituzionali e promuovendo nuovi percorsi di aggregazione.
Chiunque sia interessato ad un confronto o a un approfondimento può contattarci, saremo lieti di incontrarvi.
Un caro saluto
La lettera era stata inviata in prima battuta all’Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale Agices, poi diffusa a livello cittadino.
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Deborah Milano
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