Lettera dell’Arcivescovo di Ferrara
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Da: Parenti Residenza Paradiso Ferrara-Testimonianze Covid
La cura della salute degli anziani in tempo di Covid
La pandemia continua e sta segnando particolarmente alcune zone della nostra Chiesa di FerraraComacchio. Tra le persone più colpite dal virus ci sono certamente i nostri anziani che vivono nelle
case famiglie e nelle RSA a Ferrara e nel territorio, alcune delle quali anche nate dalla carità cristiana.
Il 15 aprile 2020, Papa Francesco apriva la Santa Messa mattutina, trasmessa in streaming da Casa
Santa Marta, chiedendo di pregare “per tutti gli anziani, specialmente per coloro che sono isolati o
nelle case di riposo”. In diverse RSA e case-famiglia, infatti, ci sono stati casi di contagi. Addirittura
una RSA, la residenza Paradiso di Ferrara, ha visto contagiati dal virus 94 su 105 anziani. Molte
residenze per anziani hanno affrontato con determinazione il Covid mettendo in atto prima misure di
isolamento e di sanificazione, poi attenzioni per il personale dipendente e infine strumenti – come le
sale dell’abbraccio oppure le videochiamate o i bollettini video – da parte dei responsabili delle
strutture, in ottemperanza alle disposizioni emanate dal Ministero della Salute il 30 novembre 2020,
che fornisce chiarimenti e indicazioni per l’accesso di visitatori nelle strutture residenziali
socioassistenziali, sociosanitarie e hospice. Ho condiviso, però, il dolore e la preoccupazione di
alcune famiglie perché in altre RSA, contravvenendo alle stesse disposizioni di legge che prevedono
che “tutte le strutture residenziali devono approntare adeguate misure… al fine di scongiurare un
isolamento forzato e garantire per quanto possibile occasioni di relazione sociale e affettiva” con
familiari e amici, non è stata organizzata nessuna forma di contatto e di informazione tra anziani e
familiari e neppure è stato comunicato in che forme è stata garantita l’assistenza e la protezione degli
anziani: un comportamento che risulta grave sul piano morale e sul piano della tutela della salute. Per
questo comprendo la preoccupazione di molte famiglie per i loro cari anziani e sollecito un
rafforzamento delle cure, perché nelle RSA vengano tutelati gli anziani, vengano fornite le
informazioni ai parenti da parte della Direzione, con un controllo da parte degli organismi sanitari
preposti. L’avvio della campagna del vaccino non indebolisca l’impegno delle strutture sanitarie di
accoglienza degli anziani, perché il diritto alla salute sia sempre tutelato, anche attraverso forme di
collaborazione tra RSA, Istituzioni sanitarie e volontariato, e lo stesso valga per ogni forma di
controllo, perché sia tutelato il diritto delle famiglie di avere costantemente informazioni o incontri,
con le forme previste e già sperimentate. Da cristiani, inoltre, nelle nostre parrocchie dobbiamo essere
attenti in particolare a costruire prossimità, per quanto possibile, nei confronti di chi è più fragile,
certamente nei confronti di chi è anziano e solo, nella consapevolezza che la vicinanza è parte del
percorso di cura.
Gian Carlo, Perego, Arcivescovo

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani