Skip to main content

L’Epidemia da vaccino dei No Vax

Articolo pubblicato il 9 Maggio 2021, Scritto da Francesco Monini

Tempo di lettura: < 1 minuto


Karl Kraus era un intellettuale viennese, famosissimo e temutissimo. Perché Karl Kraus era anche un rompicoglioni. Non sopportava la guerra. E se la prendeva con la nomenklatura d’alto bordo, la classe dirigente asburgica. Compreso l’Imperatore Asburgo. Era celebre per i suoi sottili aforismi, gli infuocati strali polemici, le recensioni irriverenti. Editava una rivista, Die Fackel (La Torcia) che per decenni scrisse tutta da solo, dalla prima all’ultima pagina. Un blog ante litteram.
Quando mi sono imbattuto nella frase che trovate di sotto, ho capito cosa mi riusciva insopportabile dei No Vax. Non le loro idee: non le condivido, ma ognuno è padrone di pensarla come vuole. Ma un No Vax (non so se vi è capitato di scambiarci due chiacchiere) ti vuole convincere di essere mille volte più avanzato, più evoluto e più moderno di te.
Invece, più di cent’anni fa, i No Vax dicevano le stesse identiche stupidaggini. E, grazie a Karl Kraus, anche loro sono passati alla storia.
“I nemici delle vaccinazioni hanno detto che a Vienna non è scoppiato il vaiolo ma un’epidemia da vaccino. Ora anche loro sanno valutare il valore della profilassi ma la loro prudenza è un po’ esagerata: si prendono il vaiolo per proteggersi dal vaccino.”

(Karl Kraus)

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani