Leonardo Veronesi si esibirà domenica 27 al Buskers Festival
Da Organizzatori
Estate calda non solo per il meteo ma per la produzione artistica del cantautore Leonardo Veronesi che dopo l’uscita in luglio il suo primo libro “NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE” scritto con Giorgia Pizzirani (Edizioni La Carmelina) e ai primi di agosto di un nuovo EP “ATPICO” (Jaywork) e del videoclip ufficiale del singolo “Buccia di Banana”, si esibirà al Ferrara Buskers Festival domenica 27 agosto 2017 alle ore 17 con l’ATIPICO SINFONIK QUARTET. Composto da Silvia Marcenaro (violino) Eugenio Cabitta (chitarra acustica e cori) Giampiero Lupo (contrabbasso) Mario Manfredini (cajon) è una formazione davvero atipica che testimonia la continua sperimentazione di sonorità diverse e di contaminazioni musicali di Veronesi, artista a tutto tondo che non smette mai di stupirci. Il repertorio di inediti e cover selezionate è stato rivisitato in chiave acustico – sinfonika per arrivare ad arrangiamenti che trasportano in diverse atmosfere musicali pensati appositamente per il pubblico del Buskers Festival. “ATIPICO” è anche un momento artistico per Veronesi e potrebbe essere anche il personaggio ideale cui ispirarsi che può traghettare gli Zombie lasciandoli liberi di andare verso altri lidi. Gli Zombie sono sempre presenti ma non si sa che fine faranno!!!Per ora ascoltiamolo con questa nuova formazione di musicisti di qualità come la musica che lui propone. Saranno parte intergrante dello spettacolo gli ZombiE 2.0 e i danzatori di Jazz Studio Dance. Ospiti importanti: due attori noti nel panorama cittadino e nazionale Francesca Fava e Marco Sgarbi che impreziosiranno le note con le parole da loro lette, tratte dal libro appena pubblicato. Insomma uno spettacolo completo come tutte le performance di Leonardo Veronesi dove il quotidiano e i grandi temi universali sono sempre affrontati con intelligente ironia.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)