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Legionella a Cona, Sensoli (m5s): “perché nessuno ha informato i familiari del paziente deceduto?”

Da: Ufficio Stampa M5S Emilia-Romagna

Replica di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, alle dichiarazioni del direttore generale Tiziano Carradori:
“Consiglio al direttore Carradori di svolgere a pieno il suo lavoro, senza sconfinare commentando le affermazioni di chi svolge per conto dei cittadini un’attività ispettiva. Nei suoi ambiti di competenza non è contemplata la critica all’operato dei consiglieri regionali che operano nell’esercizio del loro mandato. Siamo ovviamente contenti che il paziente non sia deceduto a causa di legionella, come avevo già auspicato durante la mia interrogazione, ma la presenza del batterio è un dato di fatto e la verifica con la corrispondenza ai parametri indicati dall’ISS è un suo dovere. Chiedere che venga rispettato non mi sembra un’offesa contro nessuno, né tantomeno allarmismo. Adesso siamo tutti contenti che non ci sia stato nessun infetto, ma il rischio esisteva, vista la presenza del batterio oltre i limiti consentiti in un punto ben preciso. Non posso però non rilevare con un certo stupore come mai i familiari del signor Catozzi siano stati tenuti all’oscuro di ogni aggiornamento sugli accertamenti che riguardavano l’abitazione privata del signore. Si è instaurata una pessima abitudine nella sanità emiliano-romagnola: ovvero quella di parlare con i giornalisti e non con i diretti interessati, i cittadini in primis. Se le critiche alla mia attività possono servire a dare maggiore attenzione ai controlli, alle disinfestazioni negli ospedali e alla tutela della salute dei cittadini, ben vengano. Il mio interesse è la salute dei cittadini e non le opinioni del direttore Carradori, al quale consiglio di essere meno suscettibile e prendere le mie osservazioni come un incentivo a fare sempre meglio”.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)