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da: Legacoop Emilia-Romagna

Il presidente Giovanni Monti: “Non ci devono essere argomenti tabù, compreso l’articolo 18 e tutte le riforme necessarie al Paese, ma la priorità è creare lavoro e dare un futuro ai giovani. Non è il momento degli scontri ma della collaborazione tra le parti sociali”

Il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti replica alle critiche rivolte a Legacoop dal segretario regionale della Cgil Vincenzo Colla:

“Senza voler entrare nel merito delle ragioni di uno sciopero legittimamente convocato, non posso non ricordare alla Cgil – dichiara Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna – che le cooperative non solo non hanno licenziato ma in anni di crisi hanno fatto crescere la buona occupazione garantendo reddito e coesione sociale. Questo è quello che vogliamo continuare a fare in futuro, grazie anche ad un mercato del lavoro più moderno. Abbiamo detto che non ci appassiona l’articolo 18 – aggiunge Monti – ma riteniamo che in una situazione come quella attuale tutto possa essere messo in discussione e le riforme sono necessarie per far ripartire l’Italia. La priorità deve essere quella della costruzione di un nuovo patto sociale per garantire lavoro e un futuro migliore ai tanti giovani disoccupati. Quanto all’invito ad occuparci delle cooperative dell’edilizia in crisi – conclude Monti – ricordo alla Cgil che si tratta di un mercato crollato del 70% in pochi anni. Abbiamo fatto sforzi notevoli per tenere i nostri soci-lavoratori in azienda, la solidarietà non è mancata. Oggi le cooperative hanno bisogno di ristrutturarsi e ripartire, noi siamo pronti a metterci in gioco, spero che lo sia anche la Cgil. Quanto all’invito a trasformarci in Spa, preferisco non raccogliere la provocazione e mi limito a ricordare alla Cgil che la cooperazione ha una storia di solidarietà, lavoro e democrazia lunga 150 anni. Infine al sindacato vorrei dire che non è questo il momento delle esibizioni muscolari, in una fase delicata come quella che stiamo vivendo serve la collaborazione tra tutte le parti sociali per far ripartire il Paese e i nostri territori”.

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