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Lega: “Sfruttamento prostituzione, lavoro minorile e riciclaggio di denaro: la regione regolamenti i centri massaggi”

Articolo pubblicato il 6 Settembre 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna

Il Gruppo Lega Nord ha depositato una Risoluzione, a prima firma Rancan, che impegna la Giunta “ad attivarsi per predisporre una normativa che regolamenti le attività e le pratiche manuali che prevedono un contatto fisico con i clienti, al fine di garantire idonei requisiti igienico sanitari e di sicurezza e tutela dei clienti e dei lavoratori”

“La Regione Emilia-Romagna si attivi al fine di predisporre con tutte le parti interessate una normativa che permetta di regolamentare i cosiddetti “Centri massaggi di esclusivo benessere”, nei quali vengono praticate attività e pratiche manuali che prevedono un contatto fisico con i clienti. Questo per garantire idonei requisiti igienico – sanitari e di sicurezza a tutela dei clienti e dei lavoratori”.
A chiederlo è il gruppo Lega Nord che oggi ha depositato una Risoluzione, prima firma del consigliere regionale Matteo Rancan, che impegna la Giunta di viale Aldo Moro “a colmare il vuoto legislativo regionale che ha favorito l’apertura di numerosi centri che, alla pratica dei massaggi, accostano attività illecite come lo sfruttamento della prostituzione, il lavoro minorile e il riciclaggio di denaro”.
“Con il termine “centro massaggi di esclusivo benessere” si designa una struttura dotata di postazione di massaggio senza alcun macchinario, i cui trattamenti non hanno nessuna finalità estetica – scrivono nell’atto d’indirizzo i consiglieri Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli -. Tuttavia, benché altre regioni italiane abbiano emanato regolamenti che introducono requisiti igienico – sanitari e di sicurezza necessari per lo svolgimento dell’attività la nostra Regione non possiede un’idonea regolamentazione relativa a questo tipo di attività”.
“Un horror vacui – incalza il gruppo del Carroccio – che, per l’appunto ha favorito l’apertura di numerosi centri che, alla pratica dei massaggi, accostano attività illecite”.
“Vien da sé – sottolineano i leghisti – che l’introduzione di una valida normativa rappresenterebbe uno strumento di tutela per clienti, lavoratori e tutti gli operatori del settore, contrastando il proliferare di attività illecite”.
A tal proposito, seguendo la strada indicata da altre Regioni, la Giunta emiliano-romagnola “deve predisporre una normativa stringente che disciplini i requisiti necessari per l’apertura dei Centri massaggi: oltre al possesso di un’idonea certificazione, ottenuta presso una scuola italiana legalmente riconosciuta, quale sigillo di professionalità e sicurezza, è bene che il Regolamento regionale – chiede il Gruppo leghista –preveda anche che il personale del Centro massaggi si lavi accuratamente le mani con acqua e sapone prima di iniziare ciascun trattamento; che il personale medesimo metta a conoscenza i clienti degli eventuali rischi collegati all’utilizzo di determinati prodotti; che il cliente venga informato informato preventivamente riguardo alle possibili controindicazioni derivanti da alcuni trattamenti manuali; e che, infine, il titolare o legale rappresentante, per ogni sede operativa dell’impresa, rediga ed applichi un protocollo di disinfezione, sanificazione e sterilizzazione di materiali, arredi e locali”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani