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Ferrara film corto festival

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Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

Interrogazione alla Giunta regionale del Gruppo Lega:“Nel Decreto Sicurezza viene fatta una chiara e netta distinzione fra “richiedenti asilo” e “rifugiati”: non è il caso che ora la Regione modifichi le sue Leggi e protocolli che assegnavano risorse pubbliche indistintamenta a “richiedenti” e “rifugiati”?

“Ora la musica è definitivamente cambiata per coloro che, sino ad oggi, hanno giocato sull’indeterminatezza sostanziale degli status di “richiedente asilo” e “rifugiato” assegnando a pioggia fondi pubblici sia all’una che all’altra categoria di migrante. Nel Decreto Sicurezza voluto dal ministro dell’Interno, nonché vicepremier Matteo Salvini, viene fatta una chiara e netta distinzione tra “rifugiati” e “richiedenti”, tanto da eliminare ogni tipo di discrezionalità in ordine alle decisioni di concedere o meno il permesso di soggiorno per motivi umanitari. E questo sarà reso possibile dall’introduzione di una tipizzazione dei casi di tutela complementare, con precisi requisiti per i soggetti interessati. In altre parole: l’aria è cambiata, è finita la pacchia di coloro che decidevano di sperperare i soldi degli italiani con elargizioni sia a vantaggio di coloro che avevano già ottenuto lo status di “rifugiato” (e dunque ne avevano diritto) e coloro che, invece, senza alcun titolo si trovavano nel nostro territorio”.

Tant’è che il Gruppo Lega Nord, primo firmatario il consigliere regionale Daniele Marchetti, ha depositato oggi un’interrogazione nella quale chiede alla Giunta di viale Aldo Moro “se, alla luce del Decreto sicurezza, non ritenga opportuno modificare le Leggi regionali, le Delibere, i protocolli e qualsiasi atto amministrativo che non tengono conto della distinzione tra “richiedenti” e “rifugiati” scrivono nel documento ispettivoDaniele Marchetti, Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Marco Pettazzoni, Matteo Rancan e Massimiliano Pompignoli.

“Molti testi, Leggi, protocolli e atti amministrativi, che la Regione Emilia-Romagna ha promulgato nel corso degli ultimi anni, non tengono conto della distinzione tra “rifugiati” e “richiedenti”. La Giunta quindi si adegui alle indicazioni del Governo e ponga fine allo sperpero di denaro pubblico visto finora. La pacchia è finita, anche in Emilia-Romagna” concludono il Gruppo Lega in Regione.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it