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Da: Lega Emilia Romagna.

La Regione pensi a forme di tutela anche per i 30mila tirocinanti emiliano-romagnoli (nel 2018 la Regione aveva autorizzato 29.378 tirocini ndr) oggi a casa e senza alcuna forma di tutela”. E’ quanto chiede il Gruppo regionale Lega E-R, che ribadisce: “Così come la nostra Regione si era distinta per tutelare i tirocinanti con una legge ad hoc (entrata in vigore il primo luglio scorso) che garantiva loro di ricevere un compenso (a titolo di indennità) minimo di 450 euro, così non può chiudere gli occhi di fronte al fatto che oggi, nel pieno dell’emergenza, i tirocinanti non godano né di assegni una-tantum, né di alcuna forma di cassa integrazione. Semplicemente non esistono. La cosa più grave è che ben 21.443 tirocini riguardano giovani con età comprese fra i 16 e i 29 anni, dunque proprio quella fascia di popolazione che più dovremmo sostenere guardando in prospettiva futura” sottolineano Matteo Rancan, Lucia Borgonzoni, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Michele Facci, Matteo Montevecchi, Emiliano Occhi, Valentina Stragliati e Simone Pelloni.

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