Lega e Fratelli D’Italia: “Giù le mani dalle biglietterie delle stazioni: la risolizione fa l’en plein”
Tempo di lettura: 2 minuti
Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna
Approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa la Risoluzione presentata dai consiglieri Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), Matteo Rancan e Fabio Rainieri (Lega Nord): “Le biglietterie non soltanto forniscono un presidio essenziale per la sicurezza dei locali della stazione ferroviaria, ma garantiscono anche il cosiddetto “secondo contatto”, ovvero il servizio di gestione delle richieste che giungono dalla clientela successivamente all’emissione del titolo di viaggio (rimborsi, restituzioni, sostituzione dei titoli e duplicati, richieste di informazioni per inoltro reclami)”
E’ stata approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna la Risoluzione, presentata dai consiglieri regionali Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), Matteo Rancan e Fabio Rainieri (Lega Nord), che impegna la Giunta a mantenere le biglietterie nelle stazioni ferroviarie di Borgo Val di Taro, Fiorenzuola d’Arda e Lugo.
“Un consenso, condiviso trasversalmente da tutte le forze politiche, che dovrebbe sostenere l’assessore ai Trasporti, Raffaele Donini, a tal punto da farlo alzare, dal tavolo delle trattative con Trenitalia, con la garanzia che le biglietterie delle stazioni ferroviarie di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), di Borgo Val di Taro (Parma) e Lugo (Ravenna) saranno fatte rientrare nel novero di quelle che rimarranno aperte a seguito del “Contratto di servizio ferroviario” commentano i consiglieri.
“Per quanto sia condivisibile il ricercare soluzioni alternative per quelle stazioni ferroviarie le cui biglietterie sono in perdita, ovvero quelle stazioni che non riescono tramite l’emissione dei titoli di viaggio a mantenere i costi di gestione, tanto risulta incomprensibile – se non per mere ragioni di profitto aziendale – la volontà di Trenitalia di chiudere biglietterie il cui gettito consentirebbe tranquillamente di sostenere i costi del relativo personale, come nel caso di Fiorenzuola d’Arda. Fermo restando poi, entrando nel merito, che è bene chiarire da subito che la Regione, in qualità ente committente, non deve sottostare ai dictat della società fornitrice del servizio, bensì debba essere quest’ultima, nel caso, a sottostare alle esigenze della prima” aggiungono.
“La chiusura della biglietteria di Fiorenzuola d’Arda, inoltre, – continuano – non soltanto toglierebbe un presidio essenziale alla sicurezza dei locali della stazione ferroviaria che altrimenti sarebbero abbandonati, ma priverebbe di assistenza la clientela di tutta la Val d’Arda, obbligando gli utenti a recarsi presso altre biglietterie magari ad altissimo flusso di utenza , con ulteriore perdita di tempo, per le necessità legate all’assistenza alla clientela o per l’emissione degli abbonamenti e/o per particolari tipologie di biglietti”. “Va quindi sottolineato come, oltre a garantire un presidio essenziale per la sicurezza dei locali della stazione, le biglietterie assolvono ad un altro fondamentale servizio, cosiddetto “secondo contatto”: quello della gestione delle richieste che giungono dalla clientela successivamente all’emissione del titolo di viaggio (rimborsi, restituzioni, sostituzione dei titoli e duplicati, richieste di informazioni per inoltro reclami)” concludono i tre consiglieri.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it