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Ferrara film corto festival

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Da: StoryElla

Storie di Buskers, nel segno del cappello

Tra aneddoti sulla vita da buskers e sorprese, dal 24 agosto, nel cortile del Castello Estense incontri con i protagonisti della 32° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada e con coloro che si sono distinti per aver valorizzato l’arte di suonare per strada.

Le storie dei musicisti che hanno scelto di condividere la loro arte con le persone incontrate tra le strade del mondo, curiosità sulla vita da buskers, aneddoti sulle origini e sulla storia del Ferrara Buskers Festival® e tanti incontri a sorpresa sono al centro della rassegna “Storie di Buskers”, ciclo di appuntamenti nel cortile del Castello Estense – il 24 e 25 agosto e poi dal 27 al 31 agosto, dalle 18.30 alle 19.30 – nell’ambito della 32° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, ideata e progettata da Stefano Bottoni nel 1987.

Quest’anno i protagonisti intervistati dal giornalista Corrado Magnoni, non sono solo i musicisti di strada che si esibiscono tra le strade del festival, ma anche persone che si sono distinte per aver valorizzato l’arte che si nutre del coinvolgimento e dell’interazione del pubblico, nello spirito autentico di condivisione della musica che ha dato origine alla manifestazione dedicata alla musica di strada più grande del mondo, dove tutti gli artisti si esibiscono “a cappello”, senza cachet, nell’idea di uno scambio reciproco tra performance e pubblico.

Sarà infatti il cappello il protagonista del primo incontro di “Storie di Buskers”, sabato 24 agosto con Roberto Lucchi, moderno cappellaio che creerà per i 20 gruppi di Musicisti Invitati cappelli personalizzati utilizzando antiche strumentazioni ottocentesche. L’artigiano ha imparato tecniche e lavorazioni tradizionali per creare pezzi unici o, come in questo caso, tirature limitate realizzate interamente a mano. La sua arte è già stata apprezzata da molti personaggi del mondo dello spettacolo come J-AX, Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Joe Bastianich, Manuel Agnelli, Dolcenera, ed ha lavorato anche come tutor del programma Rai “Detto Fatto”. Durante il festival, le sue creazioni si possono trovare nel mercatino di artigianato artistico organizzato dal CNA Ferrara ogni sera in Largo Castello.

Il primo appuntamento con “Storie di Buskers” vedrà anche la partecipazione della cooperativa “Di tutti i colori” e la storia di Bakary, profugo, ma soprattutto sarto.

Domenica 25 agosto al microfono di Corrado Magnoni ci sarà invece il maestro liutaio Michele Sangineto, che riproduce opere di Leonardo da Vinci.

Dopo la tappa del Ferrara Buskers Festival® a Cesenatico del 26 agosto, “Storie di Buskers” torna martedì 27 agosto nel Castello Estense con un incontro organizzato dall’Avis, invece il 28 agosto la rassegna è dedicata a coloro che saranno proclamati “Ambassadors”: riconoscimento nato lo scorso anno e assegnato alle persone che hanno mostrato un particolare attaccamento al Festival, tanto da diventarne ambasciatori speciali. Ad essere premiati saranno il musicista danese e busker da oltre 20 anni a Ferrara Peter Jones, lo scout del festival Stef Tendler e Fabio Zaffagnini, fondatore di Rockin’1000, progetto originale che ha portato alla creazione di un super gruppo musicale formato da musicisti volontari professionisti e non professionisti di tutto il mondo, a partire dal 2014 come tributo ai Foo Fighters.

Giovedì 29 agosto, l’incontro in Castello è dedicato alla storia dei manifesti. Claudio e Linda Guarandi racconteranno come hanno ideato il manifesto che è stato simbolo del Ferrara Buskers Festival® per 15 anni, il cui design torna in questa edizione con l’immagine della marionetta colorata che suona la fisarmonica stilizzata in chiave pop art, con lo stile puntinato di Roy Lichtenstein, la stessa icona che troneggia nel manifesto del 1991. Un chiaro riferimento alle origini della manifestazione, un omaggio al cappello e un messaggio di fiducia: le corde della chitarra hanno i colori della pace.

Il 30 agosto, il Ferrara Buskers Festival® renderà omaggio a Otto Barnelli del famoso duo “Otto & Barnelli”, tra i primi artisti di strada che hanno raggiunto grande notorietà. Ne parlerà Serena Galella, che si sta impegnando per realizzare un documentario sull’artista che fu di grande impatto nella scena pop-rock tedesca.
Ultimo appuntamento con “Storie di Buskers” sabato 31 agosto con uno dei Musicisti Invitati che racconterà la scelta coraggiosa di suonare per strada.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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