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Le esternazioni del Sindaco Alan Fabbri relativamente alla tragedia vissuta da una giovane donna, ci lasciano allibiti.

Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Articolo Uno Ferrara 

Le esternazioni del Sindaco Alan Fabbri relativamente alla tragedia vissuta da una giovane donna, ci lasciano allibiti.

Non ha atteso molto la Lega a dimostrare che non vi è alcuna distinzione tra i suoi dirigenti. Chi aderisce a quel partito è infatti accomunato da un approccio strumentale e aggressivo, nonché dall’obiettivo di suscitare istinti violenti verso alcuni esseri umani ad arte stereotipizzati.

La strategia politica è chiara,  le criticità non vanno risolte, semmai acuite attribuendone la responsabilità agli avversari politici, contestualmente il disagio e la paura non vanno superati, ma nutriti, perché un popolo impaurito è un popolo più facile da controllare. Allo stesso modo i drammi non meritano rispetto, sono impietoso arnese di costruzione di barbaro consenso.

Alan Fabbri sa perfettamente di comunicare dati falsi, decontestualizzati, sa di calunniare, frodare il prossimo, sa di concentrarsi sulla provenienza di uno stupratore anziché sull’atto ignobile, per perpetuare l’inganno, facilmente svelabile dalla consultazione dei rapporti di Prefettura e Ministero, della criminalità ad opera esclusiva e prevalente dei migranti. Deve essere semplice amministrare così, mentendo e creando problemi. La giunta e la maggioranza consiliare che reggono la nostra povera città hanno davvero compiuto un capolavoro di alterazione della realtà.

Crediamo fermamente che esista un’opposizione diffusa che oltre ad Articolo Uno accorpa trasversalmente diverse realtà politiche, civiche ed associazionistiche. Questa dovrà irrompere nelle sempre più evidenti contraddizioni con lo strumento più rivoluzionario di cui si dispone, la verità. Siamo certi che i cittadini presto si renderanno conto di essere stati traditi e comprenderanno che governare con serietà è possibile, ma non sa farlo chi ha conquistato questo mandato.

 

Il Coordinamento Provinciale di Articolo Uno Ferrara

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani