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Le donne di Buzzati in scena a Ferrara Off

Articolo pubblicato il 1 Marzo 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


Da Ferrara Off

Sabato 4 marzo Roberta Pazi interpreta i monologhi femminili dello scrittore bellunese

Roberta Pazi porta in scena le donne di Dino Buzzati. Sabato 4 marzo alle 21 si terrà a Ferrara Off “Tranne che il buio”, spettacolo diretto da Giulio Costa che raccoglie due monologhi femminili particolarmente ironici ed emozionanti: “Sola in casa” e “Spogliarello”.
In entrambi i testi, scritti negli anni Cinquanta, si incontra la vita di una donna sola, in lotta con i propri fantasmi, del presente e del passato, reali e immaginari. La loro rappresentazione porta lo spettatore all’interno di un gioco fantasioso, intenso e surreale, dove il teatro riesce a spogliarsi – come le due protagoniste – di ogni convenzione. Iris e Velia, entrambe interpretate da Roberta Pazi, sono due donne diametralmente opposte, simili nel condurre un’esistenza costantemente in bilico tra sogno e realtà.

«Dare voce a questi personaggi è una sfida bellissima – racconta l’attrice -, perché sono figure capaci di evolvere tantissimo in poche battute, o nell’arco di un breve atto unico. Richiede un lavoro interessantissimo e profondo sulle emozioni e sul proprio sentire».

La rappresentazione di sabato è la prima tappa del percorso dedicato da Ferrara Off al lavoro dello scrittore bellunese: domenica 5 marzo alle 18 si potranno ascoltare i racconti selezionati per “Variazioni sul fantastico”, il workshop di lettura ad alta voce condotto da Costa e Pazi. Saranno gli stessi partecipanti, concluso il percorso formativo, a mettersi alla prova con i testi su cui hanno lavorato. Il weekend successivo invece – sabato 11 e domenica 12 marzo, rispettivamente alle 21 e alle 18 – andrà in scena “La boutique del mistero”, una produzione di Trento Spettacoli ispirata alle atmosfere e alle vicende dei racconti buzzatiani.

«L’appuntamento di sabato per noi ha una rilevanza speciale, perché “Tranne che il buio” è nato e cresciuto proprio in questo spazio performativo – spiega il regista, responsabile delle produzioni di Ferrara Off -. Poterlo presentare nuovamente al pubblico ferrarese ci aiuta a definire con sempre maggiore determinazione e chiarezza la mission del teatro che curiamo, protagonista attivo della scena contemporanea italiana. Cogliamo l’occasione per ringraziare il nostro pubblico affezionato e tutte le persone che hanno assistito allo spettacolo “Cinque pagine bianche” ideato da Demetrio Pedace, che si è tenuto a novembre al Nuovo. Con i fondi raccolti in quella occasione abbiamo potuto completare l’allestimento della sala bianca, situata accanto alla sala dipinta di nero dove abitualmente si svolge la programmazione, che ora utilizziamo per le prove, i corsi e i workshop. Poter disporre di un luogo dedicato alla formazione e alla preparazione degli attori è un grande passo in avanti per Ferrara Off e ci auguriamo che la città continui a sostenere la sua attività come ha fatto finora, con grande passione ed entusiasmo».

Per informazioni e prenotazioni si può scrivere a info@ferraraoff.it oppure telefonare al numero 3336282360. L’ingresso costa 8 euro per i soci Ferrara Off, 5 euro per gli under20, 10 euro – comprensivi di tessera 2017 – per i non soci.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani