Le catene sul sagrato del Duomo, una soluzione inutile ed onerosa per la cittadinanza
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da: Ufficio Stampa M5S Ferrara
La notizia che i tecnici del Comune hanno già progettato la recinzione con catene del sagrato del Duomo, che l’intervento costerà c.a 30mila € e sarà totalmente a carico del Comune ,cioè della cittadinanza, solleva profonda e diffusa indignazione ed è da respingere e fermare con decisione per più di un motivo. Già ci si era espressi all’indomani delle esternazioni del Vescovo sulla movida, sfociate nella richiesta di creare una barriera fisica che, a nostro avviso , porta con sé un messaggio divisivo e lacerante per il tessuto sociale della città, ma ora questa scelta diventa ancor più incomprensibile alla luce delle recenti parole di Papa Francesco che ha chiesto con forza di rendere le chiese luoghi aperti al mondo. Per l’intera comunità di cittadini e non solo per il mondo cattolico, inoltre, l’innalzare barriere architettoniche al fine di limitare l’uso di luoghi pubblici di aggregazione come le piazze, ancore più se limitrofe a monumenti di grande valore storico artistico, non è altro che un pericoloso strumento di esclusione.
Il buon senso ci dice, inoltre, che catene basse sostenute da piloni bianchi non saranno certo un deterrente per eventuali comportamenti di inciviltà, che piuttosto vanno prevenuti con azioni incisive di educazione al civismo. La progettazione, la realizzazione e il costo dell’intervento afferiscono alle scelte dell’amministrazione e ricadono sull’intera cittadinanaza ferrarese che, ci par di capire, non gradirebbe che una cifra importante venga spesa per mettere catene inutili al Duomo. Non dimentichiamo che la maggioranza ha da poco deliberato l’ aumento dell’addizionale Irpef e dell’Imu, che ci sono buchi da risanare nella gestione del walfare ( vedi Asp) e che in Consiglio e in Commissione non si perde l’occasione per respingere, rimandare o emendare,con la preoccupazione della carenza di risorse dell’ente, proposte di investimenti in progetti alternativi a beneficio della città, della qualità dei servizi e della partecipazione, del turismo, ecc…Il Movimento 5 stelle inoltrerà richiesta di accesso agli atti per visionare la documentazione relativa all’ipotesi progettuale elaborata dagli uffici tecnici con un impegno di 18 ore lavorative e il preventivo, con le varie voci di spesa , che ha portato alla valutazione di un costo di massima di 30 mila euro.
Infine, poiché è noto che gli affitti dei locali della tanto discussa movida nell’area Duomo finiscono proprio nelle tasche della Curia, ci uniamo al coro di tutti coloro che in questi giorni hanno chiesto che le catene, se proprio ritenute indispensabili, se le paghi il Vescovo.
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