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ECOLOGICAMENTE
Le carte dei servizi idrici si adeguano

Prosegue la determinazione per una sana e corretta applicazione delle carte dei servizi per l’acqua. Già le multe a chi non la applicava facevano ben sperare, ma ora non ci sono più dubbi: da giugno sono obbligatorie e necessarie. Lo dice la delibera dell’Aeeg (655/2015/R/idr), che prosegue nell’innovativa regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato.
Vengono definiti i livelli minimi e gli obiettivi di qualità mediante l’individuazione di indicatori quali i tempi massimi e gli standard minimi per le prestazioni da assicurare all’utenza, omogenei sul territorio nazionale, determinando anche le modalità di registrazione, comunicazione e verifica dei dati relativi alle prestazioni fornite dai gestori su richiesta degli utenti. Si applica a tutti i gestori dal 1 luglio 2016 e per questo invito a leggere il testo allegato.
Finalmente a livello nazionale sono introdotti indennizzi automatici (già presenti da tempo a livello regionale) da corrispondere agli utenti in caso di mancato rispetto degli standard specifici di qualità, prevedendo anche un meccanismo di penalità per gli standard generali non rispettati.
Sono infatti introdotti tempi di riferimento per le modalità di fatturazione, per la rateizzazione dei pagamenti, per la gestione delle pratiche telefoniche, delle richieste scritte dei reclami, degli sportelli, del servizio di pronto intervento, per l’esecuzione dei lavori, per le verifiche del misuratori, per il livello di pressione e molto altro.

Informatevi e difendete i vostri diritti.

Scarica da qui la delibera

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Andrea Cirelli

È ingegnere ed economista ambientale, per dieci anni Autorità vigilanza servizi ambientali della Regione Emilia Romagna, in precedenza direttore di Federambiente, da poco anche dottore in Scienze e tecnologie della comunicazione (Dipartimento di Studi Umanistici di Ferrara).


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)