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Le bronzee nudità di Nettuno

Articolo pubblicato il 11 Febbraio 2019, Scritto da Francesca Ambrosecchia

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Dopo una giornata passata a Bologna, decido di tornare verso Piazza del Nettuno. È ormai buio, ma le luci artificiali regalano fascino al centro città.
Scatto una foto alla bellissima fontana che fa da padrone alla piazza.
Proprio di fronte all’entrata del Palazzo di Re Enzo, il dio del mare si erge in tutta la sua potenza e grandezza. Noto tra i bolognesi come “il Gigante”, l’imponente statua è interamente di bronzo.
La statua, così come la celebre fontana del Nettuno, per via delle eccessive nudità in alcuni suoi dettagli, fu duramente criticata dalla Chiesa e fu fonte di turbamento, in modo particolare per le donne. Siamo nel 1566, anno in cui l’opera viene terminata, e tanto fu il clamore che la Chiesa decise di far indossare al Nettuno dei pantaloni, rigorosamente, neanche a dirlo, di bronzo!

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Francesca Ambrosecchia



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani