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Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’assessore Patrizio Bianchi: “Impieghiamo ingenti risorse del Fondo sociale europeo per valorizzare la componente formativa dell’apprendistato e favorire l’accesso qualificato nel mercato del lavoro”

Bologna – Dopo lo stop forzato, causato dalla mancanza di fondi nazionali dedicati, riparte in Emilia-Romagna la formazione pubblica dell’apprendistato professionalizzante. Con 16 milioni di euro del Fondo sociale europeo, la Giunta regionale rimette in moto i percorsi di formazione necessari ad acquisire competenze professionalizzanti, di base e trasversali, rivolti a giovani – privi di un titolo di studio di livello universitario – assunti in Emilia Romagna con questo contratto a partire dal 2 maggio 2018.
“L’apprendistato è il contratto che la Regione ha scelto di sostenere per favorire un accesso qualificato dei giovani nel mercato del lavoro- spiega l’assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi-. Le risorse nazionali dedicate sono esaurite, segno del buon utilizzo da parte delle imprese. Ora impieghiamo ingenti risorse del Fondo sociale europeo per promuoverne ulteriormente l’utilizzo e valorizzarne la componente formativa che, grazie a questo investimento, dal 2 maggio torna ad essere obbligatoria. Una scelta in linea con il percorso attivato in questi mesi con i firmatari del Patto per il lavoro perché ogni giovane possa trovare nella nostra regione le opportunità e lo spazio per crescere, lavorare e costruire il proprio futuro”.

Cos’è l’apprendistato professionalizzante
E’ un contratto di lavoro a contenuto formativo rivolto ai giovani tra i 18 anni (17 anni se in possesso di una qualifica professionale) e i 29 anni (sino al giorno precedente il compimento del trentesimo anno).
Questo contratto può durare al massimo 3 anni, 5 per i profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano.
La formazione per l’apprendistato professionalizzante si articola in formazione di tipo professionalizzante, a cura dell’impresa (durata e modalità di erogazione sono stabilite a livello nazionale dai contratti collettivi o dagli accordi interconfederali), e formazione per l’acquisizione di competenze base e trasversali, disciplinata dalla Regione.
La durata della formazione pubblica nell’apprendistato professionalizzante è pari a 40 ore, da realizzarsi nel primo anno di durata del contratto ed esternamente all’azienda, presso gli enti di formazione accreditati. I percorsi sono interamente finanziati dalla Regione, attraverso l’erogazione di assegni formativi (voucher) annuali del valore di 500 euro per ciascun apprendista.
I contenuti riguardano l’organizzazione e qualità aziendale, la relazione e comunicazione nell’ambito lavorativo, i diritti e doveri del lavoratore e dell’impresa, ma anche la legislazione del lavoro, la contrattazione collettiva e la competenza digitale, unitamente ad elementi di base della professione/mestiere per approfondire le competenze di un’area professionale del Sistema Regionale delle Qualifiche.
L’offerta formativa pubblica non comprende la formazione relativa alla sicurezza sul lavoro, e la scelta dell’area professionale dovrà essere fatta sulla base del profilo professionale d’inserimento dell’apprendista.
In Emilia-Romagna nel 2017 sono stati 41mila gli avviamenti di giovani lavoratori con contratto di apprendistato.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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