Lavoro. Reti di servizi più solide, per incrementare l’occupazione dei giovani e delle fasce vulnerabili. Gli obiettivi della convenzione siglata a Roma tra Regioni e Anpal
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Per l’Emilia-Romagna ha firmato l’assessore Patrizio Bianchi. “Al via una collaborazione con cui potremo sperimentare progetti innovativi”
Bologna – Consolidare la Rete dei servizi per il lavoro; incrementare i livelli di occupazione, in particolare di giovani e fasce vulnerabili; avviare progetti di qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor per l’alternanza scuola- lavoro. Sono questi i principali obiettivi della convenzione che il presidente di Anpal, l’Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro, Maurizio Del Conte, e l’assessore al Lavoro della Regione Emilia-Romagna, Patrizio Bianchi, hanno firmato a Roma alla presenza del ministro Giuliano Poletti.
Un’intesa, quella siglata con le Regioni, che riveste un’importanza fondamentale nell’ambito del percorso di implementazione e attuazione delle politiche attive, come ha sottolineato il presidente del Conte: “Con questi accordi- ha commentato- diamo concreto avvio alla sinergia e alla cooperazione istituzionale tra Anpal e le Regioni, nel rispetto delle reciproche competenze legislative e amministrative. La collaborazione è un passaggio determinante per rilanciare i servizi per il lavoro e costruire i percorsi di alternanza previsti dalle istituzioni scolastiche”.
“Grazie a questa collaborazione- ha sottolineato l’assessore Patrizio Bianchi- potremo sperimentare progetti innovativi per sostenere l’applicazione delle riforme del mercato del lavoro e dell’istruzione e accrescere i livelli di occupabilità e occupazione, in particolare dei giovani e delle fasce di popolazione più vulnerabili. Con l’obiettivo, in particolare, di migliorare la transizione tra scuola e lavoro e da lavoro a lavoro”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani