Da: Istituto Storia Contemporanea Ferrara
All’ Istituto di Storia Contemporanea un seminario sulle rivolte di chi ha difeso la propria terra
La sede dell’ Istituto di Storia Contemporanea, in vicolo Santo Spirito 11, venerdì 28 ottobre, dalla mattina al tardo pomeriggio, ospiterà una giornata di studi dedicata a Lavoro e guerra nelle campagne. L’ iniziativa è frutto di una collaborazione fra IscoFe e Società Italiana di Storia del Lavoro (Sislav) ed è valevole anche come corso di aggiornamento per insegnanti, essendo stata pensata come momento di confronto fra storiografia e didattica, nell’ ottica di una più stretta connessione fra progressi della ricerca e forme innovative di trasmissione e condivisione del sapere.
Introdotta dalla direttrice Anna Quarzi e coordinata da Michele Nani, ricercatore del Cnr nonché membro del direttivo della Sislav, la giornata prevede quattro approfondimenti su altrettanti periodi storici, nella convinzione che per comprendere il presente e le trasformazioni sociali occorra porsi in un’ottica di lungo periodo, che non si fermi solo alla storia recente o novecentesca, ma sappia interrogare le formazioni sociali e le forme del lavoro del passato. Dalle 10 alle 13, Alessandro Cristofori (docente di Storia romana all’ Università di Bologna) si soffermerà sul mondo antico e Michele Rabà (dell’ Isem- Cnr di Milano) sul passaggio fra medioevo ed età moderna. Dalle 15 alle 18, Giulio Ongaro (docente di Storia economica all’ Università di Verona) tratterà della prima età moderna e Roberto Parisini (docente di Didattica della Storia all’ Università di Ferrara) della Seconda Guerra Mondiale. Ogni relazione metterà a fuoco le possibili piste didattiche per far comprendere un rapporto complesso come quello fra guerra e lavoro: visto dalle campagne si presenta come un’antitesi, nelle immagini classiche di eserciti mercenari che depredano e distruggono, o di braccia giovani sottratte per esigenze militari alle famiglie e al lavoro nei campi; senza negare forza e fondatezza di queste rappresentazioni, un esame più attento fa emergere anche elementi contraddittori, come la produzione rurale (non solo agricola) per l’ esercito e i flussi finanziari che raggiungono le comunità che ospitano insediamenti militari o fortificazioni, o, ancora, l’ esistenza di ‘guerre contadine’ dall’ antichità al Vietnam, cioè di rivolte in armi per difendere i propri interessi, con i rurali che si fanno soggetti e non solo vittime dei combattimenti.
La Società Italiana di Storia del Lavoro, nata nel 2012, si propone di promuovere ricerche e iniziative, oltre che salvaguardare le fonti di una storia dal punto di vista del lavoro e dei lavoratori: fa parte della European Network of Labour History e ne ha promosso lo scorso dicembre il primo convegno a Torino. La Sislav cura sul web un ricco sito che segnala libri, riviste, iniziative, siti di storia del lavoro, non solo in Italia e in Europa (http://www.storialavoro.it/), e una newsletter che ne raccoglie i contributi. Ha avviato un’attività editoriale, con un primo volume su Lavoro mobile (liberamente scaricabile in pdf, http://www.storialavoro.it/edizioni/) che comprende anche un saggio sui braccianti ferraresi fra Otto e Novecento. La Sislav sta lanciando ora un premio internazionale, intitolato a Simonetta Ortaggi, per la migliore tesi di dottorato sulla storia del lavoro. Non si rivolge solo a ricercatori e studiosi, ma a tutte le realtà che producono una riflessione a riguardo, da archivi e biblioteche a istituti e associazioni, incluse ovviamente le organizzazioni sindacali e il mondo della scuola.
Il convegno oltre che ai docenti è aperto a chiunque fosse interessato. Per informazioni scrivere a istitutostoria.ferrara@gmail.com o chiamare lo 0532/207343.
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