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Lavori della Provincia per la messa in sicurezza della viabilità per 370mila euro

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

È in corso una prima parte di lavori di messa in sicurezza della viabilità provinciale, con un investimento dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense di 140mila euro.
In particolare si tratta del rifacimento della segnaletica orizzontale su 21 strade provinciali per una lunghezza complessiva di 480 chilometri.
È interessato quasi tutto il territorio ferrarese, comprese alcune tra le principali arterie, come le vie Copparo, Comacchio, la Copparo – Codigoro, la Tresigallo – Jolanda, oltre alle strade di collegamento tra Portomaggiore, Argenta, Ostellato e Comacchio.
Partirà invece verso metà novembre una seconda tranche d’interventi di messa in sicurezza di alcuni ponti lungo le principali direttrici del Ferrarese, mediante la posa di barriere laterali.
Questo secondo lotto di lavori ha un costo di 230mila euro, finanziati dal Piano nazionale della sicurezza stradale (70 per cento Provincia e 30 per cento dallo Stato), e interessano i territori di Bondeno (Ponti sulla Virgiliana e su SP 67 Scolmatore Reno), Cento (strada di Correggio, ponte sul Canale di Cento), Ferrara (ponti che scavalcano il Po di Volano su SP 20 e la via del Mare), Portomaggiore (Sp 48 Scolo Forcello), e Ostellato (Sp 23, Scolo Stellise).
Ammontano a 1,7 i chilometri di barriere laterali che saranno istallate a protezione delle strutture di attraversamento e i lavori saranno eseguiti dalla ditta Progetto Segnaletica di Mirandola, vincitrice dell’appalto.
È nel frattempo terminata l’istallazione di analoghe barriere del ponte Cavicchioni sulla strada Provinciale ex Sp 11, in località Monticelli nel Comune di Mesola, affidati alla Euromontaggi di Padova.
Durante le fasi di lavorazione è previsto il senso unico alternato di circolazione, unitamente alla segnaletica di cantiere, per tutelate la sicurezza dei veicoli in transito.

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PROVINCIA DI FERRARA



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)