“Lavarsene le mani”…
in tutti i sensi che vi vengono in mente
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Inizia la Settimana Santa e la Chiesa, come in ogni Domenica delle Palme, ripropone la lettura della Passione. Viene letto ancora una volta il celebre passaggio in cui Ponzio Pilato si lava simbolicamente le mani: «Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: “Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!”» (Mt 27, 24). Da qui il celebre modo di dire.
Quest’anno il passaggio mi ha colpito in modo particolare, perché mi è saltato subito in mente quante volte dobbiamo (certamente con un significato diverso) lavarci le mani in questo tempo di pandemia. Allora, presa dalla curiosità, ho fatto una piccola ricerca.
Ho scoperto che degli studi dell’Università del Michigan (2011, link qui) condotti dagli psicologi Spike Wing Sing Lee e Norbert Schwarz confermano che lavare le mani aiuta a lavar via il senso di colpa e rafforza una decisione presa e che, magari, non convince del tutto.
Nei loro esperimenti, gli studiosi hanno ingaggiato quaranta studenti universitari fingendo si trattasse di un’indagine sui consumatori. Dovevano valutare delle copertine di CD e dei vasetti di marmellata, ma anche del sapone liquido e delle salviette igienizzanti. Ad alcuni è stato chiesto di provare il sapone o le salviette, ad altri solo di valutarne l’aspetto. Coloro che avevano provveduto al lavaggio delle mani sembravano molto più felici della soluzione adottata rispetto a quanti non lo avevano fatto, e meno propensi a cercare giustificazioni.
Il professor Lee ha spiegato al Daily Mail (link qui) che «Il gesto di lavarsi le mani ha il significato di cancellare i dubbi, perché quando una persona prende una decisione, spesso è chiamata a scegliere fra due possibilità, in molti casi entrambe interessanti. […] Il nostro studio ha dimostrato che, dopo che le persone si sono lavate le mani, non si sentono più in dovere di giustificare la loro scelta, come se l’acqua avesse lavato via tutti i loro dubbi e la necessità compulsiva di dare una spiegazione alla decisione adottata».
Precedenti ricerche del team hanno stabilito un legame anche tra lavarsi le mani e “pulirsi la coscienza”. Altri studi dell’Università di Toronto hanno infatti sottolineato come il gesto aiuti a distaccarsi dagli eventi e dagli impegni; i ricercatori ipotizzano che le aree del cervello che si occupano della pulizia fisica si sovrappongano a quelle che elaborano la purezza psicologica.
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Vittoria Barolo
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