“PROVENZA? NO, POLESINE! Tra antichi casolari, in Veneto abbiamo un paesaggio che può fare la gioia di artisti e fotografi. Sono i campi di lavanda di Porto Tolle (RO), che non hanno nulla da invidiare a quelli del sud della Francia, anzi”. Questo è il testo che il Presidente del Veneto Luca Zaia ha postato su Facebook e Twitter il 10 giugno scorso, condividendo le spettacolari foto della lavanda pubblicate dalla pagina Facebook “Veneto Segreto”. Il post ebbe successo in termini di reazioni, condivisioni e commenti. Poiché si tratta di un campo vicino a dove abito avevo deciso di prendere la macchina fotografica e di recarmi in loco. La destinazione si trova a Ca’ Mello (frazione di Porto Tolle), una zona pressoché sperduta e desolata nel Delta del Po. La strada per arrivare non è nemmeno delle più semplici, è nel cuore dei terreni. Faccio l’ultima curva e vedo una lunga fila di macchine parcheggiate. Il campo di lavanda era letteralmente invaso dai turisti, trovare un’angolazione per cui la foto non includesse altre persone era un’impresa molto ardua. Questo andamento è continuato per giorni, tanto che il proprietario si è sentito in dovere di mettere un nastro per evitare che le persone entrassero nel casolare diroccato, ad affiggere un cartello che raccomandava il distanziamento interpersonale di un metro e a rimanere lì, a controllare a vista continuamente. Infatti ha confessato che purtroppo molte persone raccoglievano dei rametti di lavanda da portarsi a casa, e che addirittura una persona facendo manovra con la macchina aveva schiacciato il primo filare.
E così la sperduta Ca’ Mello ha avuto i suoi giorni di gloria; faticosi per il proprietario, gioiosi per i fotografi e gli amanti dei selfie.
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Vittoria Barolo
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