L’assessore Chiara Sapigni in merito alle motivazioni per le quali l’Amministrazione ha aderito al bando Ministeriale Sprar affidandosi alla Coop Camelot
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da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara
Il Comune di Ferrara per dare piena attuazione all’articolo 10 della Costituzione Italiana (ospitare i richiedenti asilo) ha deciso– fin dal 2006 – di aderire ai bandi del Ministero dell’Interno, presentando la propria candidatura per garantire l’ accoglienza, la formazione e l’integrazione di 64 richiedenti asilo e rifugiati .
Il bando chiede agli Enti Locali di essere supportati dal terzo settore (definiti Enti gestori) per garantire interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Nel rispetto dei criteri definiti dal Ministero il Comune ha proposto come Ente Gestore la Cooperativa Camelot che risponde pienamente ai requisiti richiesti .
Per questo il Ministero, ha approvato il progetto riconoscendone la congruità e ha garantito le risorse per ognuno dei 3 anni del progetto: 723.287 euro del Ministero a fronte di un costo complessivo annuale di 904.412 euro
Il cofinanziamento del progetto – per un importo di 181.125 euro – è la quota di compartecipazione richiesta alle amministrazioni e viene garantita sia dal Comune che dalla Cooperativa Camelot attraverso: affitto annuale della struttura di Via Vallelunga, ore lavoro del personale comunale impegnato nel progetto, spese generali di assistenza a carico della Cooperativa Camelot .
Si precisa che il progetto prevede una presenze di 64 ospiti, come già nel 2014.
Le persone ospitate sono accolte in diversi Comuni della provincia e si impegnano specifiche risorse in ogni luogo per facilitare l’integrazione con la popolazione locale.
Si coglie l’occasione per preannunciare che verranno adottati altri atti per proseguire, con serietà e responsabilità, nell’ampliamento del progetto Sprar per l’ospitalità di persone vulnerabili con disagio mentale: un impegno che vuole contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza della nostra comunità
Se l’opposizione vorrà preparare altre interpellanze o manifestazioni contro l’accoglienza avrà il tempo per preparasi.
Chiara Sapigni

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COMUNE DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani