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da: Mario Testi

“Una minoranza di perdenti non fermerà la geotermia Hera”.

Se veritiera, una tale affermazione, dimostra una volta in più l’arroganza del potere.

Purtroppo è un “modus operandi” che da diverso tempo s’è affermato nel Paese, con forti influenze anche sulle dinamiche politiche locali.

Paese, dove a getto sono imposti premier che nessuno ha legittimato con voto elettorale.

La mancata presa di distanze del Sindaco dalle gravi e irriguardose esternazioni dell’amministratore delegato di Hera, rafforza nell’opinione pubblica il concetto di “arroganza del potere” e con esso si giustifica il parallelo distacco della gente dalla politica dei partiti, troppo spesso al guinzaglio dei potenti!

Non v’è dubbio che, a meno di tardive prese di posizione del primo cittadino, il silenzio fragoroso di Piazza Municipale dimostra, inequivocabilmente, da che parte tira la nostra Amministrazione.

Avremmo gradito vedere Tagliani dalla parte dei cittadini, anche se minoranza di perdenti.

Capiamo, ma non giustifichiamo, il fascino suscitato dai grandi progetti (Cona,Inceneritore,Turbogas e ora discutibile geotermia) a discapito dell’ordinaria manutenzione di strade,marciapiedi,illuminazione, caditoie, ecc.ecc.

In molti non scusiamo più questa logica amministrativa tendente a favorire la privatizzazione degli utili e la socializzazione dei danni ambientali e sanitari.

Sfugge anche l’extrema ratio che ha portato a espellere dalla città l’ospedale per importare a Ferrara inceneritori e centrali, l’ultima delle quali, discutibilmente geotermica, è ipotizzata all’interno del Parco Urbano.

In ultimo, nella piccata e pesante reprimenda del segretario comunale PD di Ferrara all’indirizzo dell’a.d. di Hera, è possibile presumere la conferma del legame esistente tra l’egemone multiutility e il maggior partito di riferimento cittadino.

Che sia ora di cambiare?

Mario Testi

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