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da: Faust Edizioni

Lo scorso martedì, presso la Biblioteca “Elsa Morante” di Ostia (Roma), la nostra conterranea Lara Foletti, sociologa e scrittrice, ha ricevuto il primo premio assoluto per la Narrativa al concorso “Pianeta Donna” 2016 per il libro Il sasso che alza il cielo. La mia lunga ricerca della verità sui nonni uccisi dai partigiani (pubblicato dalla casa editrice ferrarese Faust Edizioni di Fausto Bassini, collana ‘Historiando’). La giuria era presieduta dalla storica dell’arte Anna Iozzino.

Come l’equiseto – una piantina umile ma potente, chiamata “il sasso che alza il cielo”, che ogni primavera rinasce nei terreni paludosi – così l’autrice di questo libro ha lottato per anni, nella doppia veste di sociologa e di nipote, alla ricerca della verità sul barbaro assassinio dei nonni materni.
Non aveva ancora sei anni, Lara, quando il 29 maggio 1945 Domenico Cuffiani ed Emilia Gattia venivano prelevati da due partigiani armati, mentre lavoravano nei campi di Longastrino (paese tra Ravenna e Ferrara), e trucidati senza pietà sulla golena del fiume Reno.
Qual è il movente di un’azione così illogica e arbitraria, non avendo i Cuffiani mai fatto male a nessuno?
Dal suo primo articolo di denuncia uscito su “la Repubblica” nel 1990, alla compatta rete di amicizie con i familiari di alcune vittime della ferocia omicida, dagli interventi (più o meno censurati) in convegni e noti programmi televisivi, sino agli scontri a testa alta con gli storici locali che «tagliano la Storia con l’accetta», questo volume ci dona, con emozione e senza filtri di comodo, il percorso netto della Foletti nei gironi infernali delle stragi partigiane. Narrando anche le vicende di una guareschiana Brescello delle Valli, e di una saga familiare contadina, dagli inizi del Novecento al dopoguerra delle cooperative rosse.

L’AUTRICE. Allieva del professor Francesco Alberoni all’Università di Trento, la longastrinese Lara Foletti si è laureata in Sociologia nel 1971 con una tesi in chiave socio-giuridica. Ha curato l’edizione italiana del Dizionario di psicologia e del Dizionario di sociologia per la casa editrice Gremese. È stata ospite di trasmissioni Rai e Mediaset, e ha tenuto rubriche sulle storiche riviste “Effe” (di cui è stata cofondatrice) e “Minerva”. Suoi articoli sono apparsi nei quotidiani “Libero”, “Il Foglio” e “la Repubblica”.
Il “Chi è?” delle donne italiane: 1945-1982 di Marina Ceratto (Mondadori, 1982) le ha dedicato una voce.

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