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“La legalità non è un valore in quanto tale: è l’anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale, l’io e il noi. Per questo non bastano le regole. Le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte” (don Luigi Ciotti)

Incontri, dibattiti, proiezioni, spettacoli teatrali e persino la simulazione di un processo, questo è il programma della Festa della Legalità e della Responsabilità 2014, che si svolgerà a Ferrara dal 4 al 15 ottobre e che rimette al centro le coscienze. Non è un caso, infatti, che al centro del manifesto ci sia un cervello: varie sono le strade, contrastare, analizzare, coinvolgere, scegliere, ma l’unico comune denominatore è la nostra coscienza critica, la nostra volontà di chiederci il perché di ciò che ci accade intorno. Per farlo però dobbiamo avere gli strumenti, per questo questa quinta edizione si intitola Educare alla Legalità.
Educare significa condividere la propria esperienza perché gli altri ne possano fare tesoro, ed è quello che farà Gherardo Colombo nei due appuntamenti della serata del 13 ottobre alla Sala Estense e della mattina del 14 ottobre alla Sala Boldini. Il primo, intitolato Il rispetto della legalità come responsabilità diffusa e rivolto a tutta la cittadinanza, vedrà la partecipazione del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e del presidente emerito del Movimento Nonviolento Daniele Lugli. Mentre il secondo sarà un dialogo con gli studenti delle scuole superiori ferraresi sul tema Le regole non fanno la felicità. O sì!?
Educare significa far conoscere e rendere consapevoli degli episodi di illegalità che accadono ogni giorno, ma anche di ogni gesto concreto di impegno che contribuisce a non farci perdere la speranza. Educare significa coinvolgere e far partecipare perché le regole non rimangano sentenze astratte, ma diventino parte del nostro vivere quotidiano. Educare significa anche far riflettere e far divertire, perché la quotidianità è fatta di incontri e da ogni incontro impariamo qualcosa. E una volta consapevoli e capaci di interrogarci, una volta in grado di riconoscere gli indizi e i sintomi dell’illegalità, possiamo scegliere di non voltarci dall’altra parte, di essere responsabili: una responsabilità che non è solo individuale, ma che condividiamo con le istituzioni e con il resto della società.
Per questo legalità, responsabilità e educazione sono le parole chiave di questa quinta edizione della manifestazione. Legalità, responsabilità, educazione, sono purtroppo parole che questo nostro paese sta sempre più lasciando ai margini, mentre potrebbero e dovrebbero essere fra i fondamenti di una società che voglia dirsi civile nel vero senso del termine.

Il programma completo della Festa della Legalità e della Responsabilità è disponibile su provalegalita.wordpress.com.

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Federica Pezzoli



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