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“Non c’è stata nessuna iniziativa concreta da parte dei governi per porre fine alle attività delle banche che hanno causato la crisi; anzi, ci sono le premesse perché la crisi finanziaria possa ritornare. Oggi, e malgrado il monito di quel che è successo, l’ammontare dei derivati è dell’ordine dei quadrilioni di dollari, cifre talmente grandi da essere inconcepibili. Comunque enormemente superiori alla somma dei Pil di tutti i Paesi. Nulla è stato fatto per rivedere le teorie economiche neoliberali. Nulla per riportare la finanza al servizio dell’economia”. E’ l’amara constatazione che il sociologo Luciano Gallino ha consegnato a Bruno Vigilio Turra nell’intervista recentemente pubblicata da Ferraraitalia [leggi].

Idealmente si può dire che partirà da qua la riflessione sulla finanza etica in programma lunedì prossimo, 20 aprile, alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea, nell’ambito del ciclo di incontri “Chiavi di lettura, opinioni a confronto sull’attualità” organizzato dal nostro quotidiano e giunto al suo quarto appuntamento.
Di etica c’è davvero bisogno se la situazione è quella descritta da Gallino. E l’esperienza di ciascuno conferma la distanza siderale fra le logiche affaristiche degli operatori di mercato e i bisogni dei cittadini, ai quali in teoria la finanza e l’economia dovrebbero fornire soccorso. Fulcro della discussione che si svilupperà in biblioteca sarà la logica di sistema, mettendone a fuoco le degenerazioni. Il confronto sarà coordinato da Andrea Cirelli di Ferraraitalia e arricchito dal contributo del professor Lucio Poma del dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara. Parteciperanno anche Demetrio Pedace in rappresentanza di Cassa padana [leggi la sua intervista], Simone Grillo di Banca etica e Valter Dondi direttore di Fondazione Unipolis.
E’ previsto uno spazio di dibattito con il pubblico presente in sala.

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Redazione di Periscopio



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