Da: ufficio stampa Cna Ferrara
“Per salvare le spiagge della nostra costa dall’erosione del mare è necessario attivarsi con grande rapidità, superando definitivamente la logica degli interventi in emergenza. D’ora in poi serve una programmazione almeno decennale, guidata da una struttura tecnico-scientifica di esperti e dotata di un fondo strutturale che assicuri una disponibilità finanziaria certa”.
E’ questo – nelle parole del Presidente Davide Bellotti – il nucleo della proposta che Cna Ferrara ha avanzato oggi (martedì 2 febbraio), nel corso di un incontro in teleconferenza con le associazioni imprenditoriali, convocato dall’assessore regionale all’ambiente e alla difesa della costa Irene Priolo. Obiettivo, individuare un metodo per contrastare l’erosione marina sul litorale comacchiese, che ha un forte impatto ambientale e rischia, se trascurata, di danneggiare gravemente le attività turistiche costiere.
La situazione, hanno spiegato i rappresentanti di Cna, è molto difficile e, in alcuni punti dei Lidi, quasi compromessa. E’ assolutamente necessario quindi, prima di tutto, un intervento di estrema urgenza da programmare subito, con l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale per garantire la prossima stagione turistica che inizierà per molti già a marzo, emergenza sanitaria permettendo.
“Tuttavia, per il futuro, la logica dei bandi emergenziali va assolutamente superata – ha affermato la responsabile di Cna turismo e commercio Linda Veronese – Crediamo che i lavori sulla costa non vadano più gestiti tramite continue gare d’appalto, che comportano dapprima delibere di finanziamento, poi tempi lunghi per indire le gare, verificare i concorrenti e assegnare i lavori. Proponiamo invece l’attuazione di Accordi quadro pluriennali, in cui sia individuato un gruppo di aziende competenti, vengano accantonati dei fondi e si proceda all’affidamento diretto dei lavori: la gestione diverrebbe così molto più immediata e agevole. Una programmazione solida e pluriennale gestita da una struttura di esperti, che abbia visione, che riduca il peso degli impedimenti burocratici e che permetterà di intervenire con maggiore tempestività ed efficacia”.
Nicola Ghedini, imprenditore dei Lidi e portavoce dei Balneari di Cna, ha esortato la Regione ad accogliere le proposte dell’associazione: “è necessario un cambio di passo nelle politiche di tutela della costa. Altrimenti rimarrà una sola possibilità: spostare indietro gli ombrelloni e le altre strutture, riducendo lo spazio a disposizione delle attività turistiche. Vi lascio immaginare con quali conseguenze economiche”.
L’assessore Priolo ha spiegato che la Regione, su questo tema, si sta muovendo su tre versanti. Il primo: definire un approccio che inserisca i problemi specifici della costa comacchiese in una strategia integrata, che riguardi tutto il litorale dell’Emilia Romagna. Secondo: questa strategia deve essere inserita all’interno di un progetto complessivo, che la Regione sta presentando nell’ambito del Recovery Plan. Terzo: sono comunque necessari interventi di breve periodo sulla costa ferrarese, ma da questi interventi si deve prendere le mosse per operazioni di più ampio respiro programmate su più anni.
La linea della programmazione su più annualità invocata da Cna è stata confermata anche dall’ing. Alceste Zecchi, responsabile della sede operativa per Ferrara dell’Agenzia Regionale per la difesa del territorio. La Regione, ha spiegato Zecchi, ha già programmato stanziamenti sulla manutenzione della costa, con fondi regionali, fino al 2023
L’incontro è stato aggiornato e si svolgerà nuovamente, tra due mesi, con l’obiettivo di fare nuovamente il punto sullo stato di avanzamento dei lavori.
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