L’antimafia sull’informazione. Mezzetti: “Drammatico, ma manca il caso reggiano”
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Politiche per la legalità: l’assessore regionale commenta il rapporto del Comitato parlamentare contro le mafie con i dati di “Ossigeno per l’informazione”
“Drammatica relazione antimafia sull’informazione, ma manca il caso della giornalista reggiana del Carlino”. L’assessore regionale alla Legalità dell’Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, ha così commentato la pubblicazione, avvenuta ieri, della Relazione del Comitato parlamentare contro le mafie, con i dati che l’osservatorio Ossigeno per l’informazione ha censito in questi anni.
Un vasto e drammatico repertorio di minacce, attentati, avvertimenti ai danni di migliaia di giornalisti, “molti dei quali sottoposti a misure di tutela dal Ministero dell’Interno: l’ultimo, Sandro Ruotolo, inviato della trasmissione televisiva Servizio pubblico, costretto alla scorta dopo le pesanti e dirette minacce che gli sono state rivolte dal boss della camorra Michele Zagaria”.
“E’ però curioso che fra i nomi riportati nella ricerca non compaia quello della giornalista Sabrina Pignedoli del Resto del Carlino di Reggio Emilia – fa notare l’assessore Mezzetti -.
Proprio ieri sono stati pubblicati gli atti delle conclusioni delle indagini riguardanti l’inchiesta Aemilia, in cui vengono confermate le imputazioni a carico di diversi presunti ‘ndranghetisti accusati di avere più volte minacciato, direttamente o indirettamente, la Pignedoli.
Credo che sia quantomeno opportuno che i dati dell’Osservatorio e la stessa Relazione della commissione antimafia siano aggiornati alla luce di quanto avvenuto nella nostra regione e di quanto riportato dagli atti giudiziari”.
“Allo stesso tempo – conclude Mezzetti – auspico che non vengano a mancare alla giornalista del Resto del Carlino di Reggio Emilia la solidarietà e la vicinanza anche degli organi istituzionali. Solidarietà che ribadisco con forza e determinazione a nome di tutta la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani