L’Antico Egitto a portata di click grazie all’innovativa piattaforma tecnologica dell’ex docente Unife Giancarlo Amati
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Vedere online gli antichi manufatti egizi del Museo Archeologico Egiziano “Petrie” del University College di Londra (UCL) nello stesso modo in cui li osservano i curatori, oggi è possibile. Come? E’ stato Giancarlo Amati, ex docente di Grafica computerizzata del Corso di Laurea in Informatica dell’Università di Ferrara, oggi responsabile degli sviluppatori del team “3DPetrie” dell’UCL, a lanciare, lo scorso mese di marzo, un’innovativa piattaforma tecnologica per il web tridimensionale.
“Grazie ad una libreria 3D interattiva ad oggetti, al supporto della strumentazione di scansione ed imaging fotografico tridimensionale di ultima generazione e della tecnologia WebGL di visualizzazione interattiva – ci spiega Amati – la piattaforma permette ai visitatori online di ruotare e zoomare sulle immagini 3D degli artefatti, fino ad apprezzare dettagli spesso non visibili ad occhio nudo. Il nostro team è riuscito a sviluppare una metodologia unica che combina riferimenti fotografici e acquisizione 3D con una mappatura curatoriale dell’oggetto reale sulla sua controparte digitale. Il Museo Petrie spera di condividere questo processo con altri musei, favorendo la digitalizzazione e la maggiore accessibilità di molte altre collezioni. Questo è solo l’ultimo di una serie di elementi interattivi 3D prodotti dal nostro team, che ha già realizzato in precedenza ‘Tour del Nilo’, applicazione di realtà aumentata per iPad”.
Finanziato dall’Arts Council England, il Museo sta producendo immagini tridimensionali ad alta risoluzione di numerosi reperti della sua collezione e come afferma Tonya Nelson, Responsabile del museo… “Obiettivo del nostro programma di imaging 3D è permettere ai visitatori di vedere i manufatti in modi non possibili nei musei tradizionali. La libreria di immagini offre ai visitatori online un livello di accesso ai particolari dei reperti, che solo i curatori finora hanno avuto. Il pubblico può ormai manipolare oggetti ed esaminare da vicino i più piccoli dettagli della loro composizione”.
Il Museo ha in programma di espandere la libreria di immagini, inserendo una sezione in cui i visitatori potranno conoscere la storia degli oggetti: dal loro uso nell’antico Egitto, al loro ritrovamento negli scavi nel XIX secolo, al loro posizionamento attuale nelle gallerie del Museo, il tutto attraverso una serie di strumenti di navigazione 3D arricchita.
Iniziato nel 2009 al Museo “Petrie”, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Geomatica e con Arius3D come partner commerciale, il programma che il Team 3DPetrie sta sviluppando, mira a rafforzare l’impegno pubblico del museo attraverso l’interattività via web.
Proprio il Prof. Amati sarà ospite in videoconferenza venerdì 6 giugno alle ore 11 nell’Aula F6, del blocco F del Polo Scientifico Tecnologico, (via Saragat, 1), all’incontro “Professione: informatico. Dove, come e perchè”, organizzato dal Corso di Laurea in Informatica di Unife a cui prenderanno parte anche altri esponenti di rilievo del mondo informatico, locale e non.
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