L’Alda Costa vince il Concorso “Io amo i beni culturali”
Da Organizzatori
Nuova affermazione di prestigio regionale per l’Istituto Comprensivo Alda Costa, il cui progetto “La storia con un click” è risultato vincitore del settimo concorso bandito dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna “Io amo i beni culturali”. L’iniziativa si propone di familiarizzare gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Alda Costa” con le collezioni del Museo del Risorgimento e della Resistenza del Comune di Ferrara, producendo una sezione didattica digitale e virtuale all’interno del sito internet del museo (“La storia con un click”), fruibile ai visitatori e alle classi che intendano approfondire in aula i contenuti delle collezioni. Il percorso vedrà protagonisti gli studenti delle scuole primarie Costa Guarini e Manzoni e della Secondaria Boiardo in qualità di ricercatori, attori principali, maker, creativi e sviluppatori, secondo le proprie competenze, in collaborazione con gli studenti dei licei Carducci e Roiti. Il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara, molto frequentato e amato da scuole, cittadini e turisti, propulsore di numerose iniziative culturali in collaborazione con il territorio, presenta una consolidata offerta didattica. E’ in breve divenuto il luogo ideale in città dove poter individuare, progettare, sperimentare, documentare e diffondere nuovi percorsi grazie all’utilizzo di una didattica museale attiva, della ricerca storica con l’uso diretto delle fonti e l’applicazione di diversi tipi di linguaggi. Alla settima edizione del concorso IBC di idee per la valorizzazione dei beni culturali hanno partecipato complessivamente 48 progetti che hanno coinvolto oltre 230 enti in regione, registrando una forte partecipazione del territorio. Come da bando, sono stati premiati 10 progetti nella sezione musei e 5 nella sezione archivi. Ogni progetto vincitore sarà sostenuto mediante iniziative formative e risorse finanziarie.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)