L’acqua che passa sotto il ponte non è mai la stessa.
Così come chi percorre il Ponte della Pace
Tempo di lettura: 3 minuti
Il 24 aprile scorso questo giornale ha pubblicato un mio post dal titolo “In questo ponte ho camminato sul ponte” [Vedi qui] in cui lamentavo lo stato di degrado di una delle due targhe dedicate ad Altiero Spinelli sul Ponte della Pace e confidavo che il Comune di Ferrara si impegnasse al più presto a ripulirla.
Stamattina ho ricevuto un messaggio sorprendente da Giorgio Breveglieri, un carissimo amico e compagno di banco all’Istituto Magistrale diversi decenni fa.
Il messaggio iniziava con il suo rammarico, perché “purtroppo la vernice penetra nei pori del marmo e sarebbe necessaria una fresatura seguita da lucidatura per riportare la piena dignità alla targa”, ma continuava con la fotografia di quella stessa targa che lui ha rimesso a nuovo o comunque che ha notevolmente ripulito dalla carognata di quelle scritte nere fatte da un anonimo writer.
Giorgio mi ha scritto anche: “Più ripulivo e meglio mi sentivo. Si sono fermate delle persone mentre ero intento nel mio lavoro e hombambini provato una forte emozione pensando a quel 19enne in carcere perché antifascista. Mi sono venute le lacrime agli occhi mentre una anziana signora mi parlava del degrado e della volgarità.”
Giorgio ha concluso il suo messaggio con le frasi: “Watermelon kids (formerly known as Bambini del Cocomero) are alright and back for a better world. Siamo tutti Bambini del Cocomero. Teach your children once again!!”. Lui è un amico dell’associazione I bambini del Cocomero, il giornale che abbiamo creato alla Scuola Bruno Ciari qualche anno fa e crede fortemente in un’educazione ed un’istruzione scolastica che abbiano come protagonisti attivi i bambini e le bambine.
Giorgio ha fatto un gesto potentissimo, non solo per la pulizia della targa in sé ma perché, con il suo gesto senza clamore, ci ha inviato un messaggio chiaro: ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può produrre cambiamento…basterebbero la volontà, l’impegno, la partecipazione che sono le medicine efficaci per guarire da due fra le varie malattie del nostro tempo: l’apatia e l’indifferenza.
Giorgio ha dimostrato un attaccamento appassionato alla propria città, ai beni comuni, a quel ponte, a quel simbolo, a quel ragazzo di 19 anni incarcerato perché antifascista.
Giorgio ha celebrato meravigliosamente la Festa della Liberazione restituendo dignità a quella targa e di conseguenza alla memoria di Altiero Spinelli.
Una persona detenuta in carcere a Ferrara, frequentante la redazione del giornale che coordino, due anni fa scrisse: “Il ponte è un’esigenza dell’anima. Senza ponte non c’è vita. Non c’è futuro senza passato e non c’è futuro senza comunità. Il ponte è il futuro”.
Grazie Giorgio per averci insegnato a sperare in un futuro immaginato, progettato e realizzato da una comunità resa viva e vivace da persone come te.
Ferrara: la targa dedicata ad Altiero Spinelli sul Ponte della Pace ripulita delle scritte il 25 aprile 2021. A fianco, una copia del giornale “I bambini del cocomero”.
Sostieni periscopio!
Mauro Presini
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it