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da: Centro Teatro Universitario

Martedì 21 giugno 2016 al CTU primo importante incontro di lavoro e formazione fra teatro e medicina.
Che rapporto esiste tra arte della scena e arte della cura? Può la pratica teatrale offrire risorse professionali all’operatore sanitario e al paziente?
Queste e altre sono le domande che da qualche tempo vengono poste affiancando teatro, pratiche della salute e processi di cura. Dall’incontro tra performing arts e medical humanities non nascono semplicemente spettacoli o interventi artistici negli ospedali, ma si possono creare percorsi di formazione professionale inediti e innovativi.
E’ quanto accadrà martedì 21 giugno presso la sala del Centro Teatro Universitario grazie a una prima esperienza di laboratorio teatrale condotto da Michalis Traitsis e riservato ad allieve e allievi del Corso di Laurea Magistrale  in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
Da anni al CTU viene offerta tramite il laboratorio di teatro l’opportunità di confrontarsi, viversi, vedersi all’interno di un gruppo, nel quale si propagano affettività, conflitti, regole. “La pratica teatrale – afferma Traitsis – mira infatti a stimolare uno stato di benessere ed è particolarmente attenta al processo che l’individuo e il gruppo attraversano, riempiendolo dei propri contenuti, materiali, sogni, fantasie, fantasmi”. Si tratta, in fondo, di riconoscere fuori dagli schemi mentali convenzionali la valenza terapeutica del teatro nota sin dall’antichità.
Conseguenza naturale è la nascita, a Ferrara, di un primo significativo progetto di collaborazione fra teatro e ambito medico-scientifico, in particolare con il Corso di Laurea Magistrale  in Odontoiatria e Protesi Dentaria la cui attività formativa clinica si svolge presso l’UO di Odontoiatria della Azienda Ospedaliero-Universitaria, dove gli studenti devono confrontarsi con pazienti spesso fragili sia dal punto di vista medico che psicologico.
“Quotidianamente durante i loro tirocini i nostri studenti interagiscono con i pazienti, e ciascuno porta con sé un bagaglio emotivo unico e prezioso”, commenta la Dott. Renata Vecchiatini, ricercatrice universitaria presso l’UO di Odontoiatria e rappresentante del Dipartimento di Scienze Biomediche Chirurgico-Specialistiche nel consiglio del CTU. “Comprendere ciò – aggiunge – è la chiave per il successo della terapia stessa, la cui accettazione e applicazione da parte del paziente è influenzata sensibilmente dal modo in cui viene trasmessa, insegnata e comunicata”.
“L’idea iniziale che abbiamo avuto per gli studenti di Odontoiatria è solo il primo passo di un percorso condiviso con il CTU”, aggiunge il Prof. Leonardo Trombelli, coordinatore del Corso di Laurea in Odontoiatria e presidente della Scuola di Medicina di Ferrara. “Stiamo immaginando di coinvolgere quanti più studenti dei Corsi di Studio della Scuola di Medicina, poiché una terapia appropriata è anche quella che il paziente riesce a portare a termine nelle migliori circostanze umane e assistenziali”. 
La pratica teatrale e le arti e scienze mediche unite, dunque, per favorire la conoscenza di sé, per sviluppare la consapevolezza dei propri linguaggi verbali e non verbali, per acquisire la capacità di osservare e ascoltare se stessi e gli altri: un significativo passo per la formazione di medici e operatori in maniera complessa e integrata rinnovando la relazione tra statuto umanistico e sapere scientifico.
E un altro significativo percorsi dell’Ateneo ferrarese nella direzione delle best pratices.

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