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La Zia ferrarese nel Piatto Estense 2015: al via il bando della camera di commercio per l’acquisto dei piatti a prezzo agevolato

Articolo pubblicato il 23 Luglio 2015, Scritto da CAMERA DI COMMERCIO

Tempo di lettura: 3 minuti


da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Artigianato artistico e prodotti tipici: un binomio vincente per promuovere
il territorio nelle strutture ricettive e sulle tavole dei ristoranti della provincia”

Pronto il bando della Camera di commercio per l’acquisto, a prezzo agevolato (fino all’80% del costo, che, ricordiamo, è di 26,00 euro oltre Iva), del Piatto Estense 2015. Il progetto, promosso per l’undicesimo anno consecutivo dall’Ente di Largo Castello in collaborazione con le associazioni di categoria e gli istituti “Dosso Dossi”, “Fratelli Navarra” e “Orio Vergani”, ha visto all’opera, anche quest’anno, l’estro e la professionalità degli studenti del “Dosso Dossi”, per la realizzazione di un piatto artistico in ceramica graffita dedicato alla Zia ferrarese (prodotto tipico scelto dopo la pera, il riso del Delta, la vongola di Goro, la coppia ferrarese, la salama da sugo ferrarese, l’anguilla della valli di Comacchio, i cappellacci di zucca, l’aglio di Voghiera, i Vini DOC del Bosco Eliceo e il Pampepato/Pampapato di Ferrara).
La “Zia Ferrarese” – spiega la Camera di commercio – fa parte dei salumi tradizionali e caratteristici delle campagne ferraresi. Il suo impasto, interamente a base di carne suine, viene aromatizzato con sale, pepe ed aglio fresco, lasciato precedentemente macerare nel vino bianco. Proprio l’aggiunta dell’aglio, da sempre coltivato con successo nelle campagne ferraresi, distingue il salame ferrarese da quelli dei territori vicini: l’introduzione di aglio fresco, finissimamente tritato, sparso e amalgamato alle carni, in modo che l’aroma sia diffuso in maniera uniforme, lega in modo chiaro ed inconfondibile la paternità del prodotto al territorio della città estense.
Le origini della “Zia ferrarese” o “Zzié ferrarese” sono antiche e riconducibili principalmente al periodo tardo rinascimentale. I primi cenni a preparazioni simili all’attuale prodotto si ritrovano già
nei ricettari del maestro Cristoforo da Messisbugo, scalco alla corte dei Duchi d’Este, ed in particolare nel suo ricettario “Banchetti, composizioni di vivande et apparecchio generale” del 1549, nel quale si rileva la presenza dell’aglio come aromatizzante delle carni di maiale.
Attualmente il prodotto viene censito tra le più tipiche specialità della salumeria locale.
Chiamata, nel linguaggio corrente dei ferraresi, anche con il nome generico di “Salame ferrarese” la “Zia ferrarese” o “Zzié ferrarese” è citata su tutti testi di gastronomia per la presenza dell’aglio nell’impasto.
Una occasione imperdibile dunque, per tutti gli imprenditori ferraresi per offrire ai propri clienti, visitatori o turisti un ricordo caratteristico del nostro splendido territorio, che coniuga gusto e cultura, arte e tradizione, qualità ed accoglienza, unitamente a straordinarie bellezze architettoniche e naturalistiche.
Le imprese interessate possono scaricare il bando dal sito della Camera di Commercio www.fe.camcom.it che, per l’occasione, a seguito di apposita gara pubblica, si avvale dell’impresa Monica Grandi Maioliche d’arte, in via 2 Febbraio 82 a Berra/ Via Garibaldi n. 155 a Ferrara, presso la quale occorrerà preliminarmente ordinare ed acquistare i Piatti telefonando al n. 0532-206097, fax: 0532-831625 o scrivendo una mail a m.grandimaioliche@libero.it ed inviando, per conoscenza, la medesima richiesta a urp@fe.camcom.it con il seguente oggetto: Ordinativo Piatto estense 2015.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Camera di commercio 0532-783802/903/911/914.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani