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“La vita com’è.Storia di bar, piccioni, cimiteri e giovani scrittori”

Articolo pubblicato il 19 Febbraio 2018, Scritto da IBS.IT BOOKSHOP

Tempo di lettura: 2 minuti


Da ufficio stampa EVENTI FERRARA

Mercoledì 21 febbraio

alle 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Grazia Verasani

presenta il libro

“La vita com’è

Storia di bar, piccioni, cimiteri e giovani scrittori”

La Nave di Teseo

Dialoga con l’autrice

Michele Ronchi Stefanati

Il rinfresco è offerto da NaturaSì Ferrara

Un giorno di giugno, Giovane Scrittore chiama la scrittrice di cui ha letto tutti i romanzi e le sottopone il suo manoscritto per avere un parere e magari qualche consiglio. Lei ha vent’anni di più, ma a lui sembra non importare, la cerca, le scrive, la segue, le fa una corte serrata. Lei lo respinge sistematicamente. Si instaura così un legame spassoso, litigioso, pieno di dialoghi caustici sul mondo – in particolare quello letterario – e sull’amore: il disincanto dell’una incontra la leggerezza dell’altro, mentre l’estate sfuma velocemente nell’autunno. Bloccata in auto nella zona industriale di Bologna, per colpa di un piccione dispettoso che le sbarra la strada, lei snocciola il suo quotidiano tra bar, vicini di casa centenari, librerie, amici, ex fidanzati, parenti, cimiteri, in una osservazione spicciola e spesso tragicomica della realtà, a cui fa da contraltare la fiducia verso il futuro di Giovane Scrittore: a lui, infatti, il compito di smussare gli angoli di un vivere dove si ride di tutto per non piangere, l’amore non dura e i romanzi rischiano sempre l’estinzione.

Grazia Verasani.jpg

Grazia Verasani (Bologna, 1964), scrittrice, drammaturga, musicista, ha pubblicato a oggi quattordici libri, tra cui Quo vadis baby? (2004), che nel 2005 è diventato un film di Gabriele Salvatores e in seguito una serie tv prodotta da Sky. La sua opera teatrale From Medea – Maternity Blues, rappresentata in Italia e all’estero, nel 2012 è diventata un film vincitore di due Globi d’oro. Il suo ultimo romanzo è Lettera a Dina (2016). Ha studiato pianoforte classico e collaborato con diversi artisti. Lavora anche come sceneggiatrice e ha scritto articoli per quotidiani e riviste. I suoi libri sono tradotti in vari paesi tra cui Francia, Germania, Portogallo, Stati Uniti, Russia. Il suo sito è www.graziaverasani.it

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani