La vita come scuola: all’Ariostea Fioravanti ragiona del modello educativo di Freinet
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Fautore di una “pedagogia popolare” e della necessità di laicizzare la scuola”, Célestin Freinet – pedagogista ed educatore francese – ha sviluppato un sistema didattico noto come “metodo naturale”, la cui peculiarità è quella di fare sistematicamente riferimento alla vita reale sia per quanto riguarda gli strumenti, che per quanto concerne le prassi di lavoro.
Coerentemente con questo approccio, la struttura cooperativa, necessaria per gestire l’École Freinet, viene impiegata allo scopo di rendere i ragazzi compartecipi dei problemi, anche finanziari, legati alla gestione della loro attività, permettendo così a ciascuno di acquisire il senso della responsabilità d’azione e di strutturare un sistema di valori che comprende il rispetto del bene comune e della qualità funzionale del gruppo. Attraverso l’impiego delle più moderne tecnologie, l’operosità si traduce nel conferimento di una dignità di “prodotto culturale autonomo” al lavoro degli alunni.
Oggi alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca Ariostea, per il ciclo ‘Viaggio nella Comunità dei Saperi’, Giovanni Fioravanti terrà una conferenza dal tema “Quando la tipografia era una tecnologia avanzata – Freinet e le scuole in rete”. Introdurrà l’iniziativa, a cura di istituto Gramsci di Ferrara e istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, Sandra Carli Ballola.

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Redazione di Periscopio
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