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Da: Organizzatori

Vi è una diffusa convinzione che i Tribunali non siano luoghi preparati a gestire con le giuste parole ed il giusto atteggiamento i casi di violenza sulle donne.
Il problema nasce dal fatto che nei tribunali, ancora, permane la pratica di distrarre l’attenzione dalle responsabilità dell’imputato puntando tutto sulla inattendibilità della vittima.
E ciò col pretesto che le violenze sessuali, le botte, le segregazioni, le minacce ecc., sono tendenzialmente consumate nel privato delle mura domestiche.
Sappiamo benissimo che questa è la strategia tradizionalmente preferita dai difensori degli imputati e che spesso, proprio per evitare il c.d. ‘secondo stupro’, le donne sono indotte a non denunciare.
Ma forse qualcosa è cambiato.
Ieri si è celebrato un processo avanti il Tribunale di Ferrara a carico di un marito accusato di avere per anni sottoposto la moglie a violenze fisiche, psicologiche, sessuali, arrivando a segregarla, isolarla, minacciarla di morte, e ciò spesso davanti ai bambini piccoli.
Noi c’eravamo perché quella donna l’avevamo ospitata, assistita e accompagnata nel percorso di liberazione da quella situazione.
Noi c’eravamo perché il Centro donna giustizia si è costituito parte civile e il Tribunale di Ferrara, che ha accolto quella richiesta, al momento di pronunciare la sentenza di condanna a carico del marito, ha riconosciuto anche il suo diritto al risarcimento del danno non patrimoniale liquidato in euro 15.000,00.
Ebbene, riteniamo che questa sentenza sia importantissima perché non solo dà il giusto riconoscimento al lavoro del Centro Donna Giustizia ma anche perché accoglie una lettura dei fatti che denota la conoscenza di cosa è la ‘violenza domestica’, ovvero una fattispecie caratterizzata dal fatto che la tolleranza della donna anziché manifestare acquiescenza, dimostra la gravità della violenza stessa.
Esprimiamo, pertanto, la nostra soddisfazione convinte che il lavoro culturale di sensibilizzazione, che conduciamo da anni insieme all’Udi, possa produrre risultati tangibili a favore di tutta la popolazione, donne e uomini.
Centro donna giustizia Ferrara
Udi e Cdg

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