da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Per la prima volta in Italia, sarà l’Università di Ferrara ad ospitare il Congresso Internazionale TAPHOS 2014, che si terrà da mercoledì 10 a sabato 13 settembre nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management, (via Voltapaletto, 11), organizzato dal gruppo di Paleontologia e Paleoecologia del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e dal gruppo di scienze preistoriche ed antropologiche del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo estense.
Tema del congresso è la tafonomia, cioè tutti quei processi fisico-chimici che intercorrono dalla morte di un organismo al suo rinvenimento come fossile. Queste ricerche mirano essenzialmente ad identificare gli ambienti del passato attraverso la ricostruzione della “scena del crimine”. Le ricerche tafonomiche non sono limitate alla Paleontologia, ma riguardano anche altre discipline come la Geologia, la Preistoria e l’Archeologia.
Al congresso, che si articola in due giornate scientifiche (11 e 12 settembre), parteciperanno esperti provenienti da 15 paesi, e le comunicazioni saranno pubblicate all’interno di un volume speciale degli Annali di Unife, sezione Fisica e Scienze della Terra. Le due giornate scientifiche saranno affiancate da tre escursioni (10 e 13 settembre), una alla Pesciara di Bolca (Verona), tra le più importanti località fossilifere del mondo, a Tonezza del Cimone (Vicenza), con la visita a successioni sedimentarie del Giurassico Inferiore, al Deposito pleistocenico della Grotta di Fumane (Verona) e al Museo di Preistoria e Paleontologia di S. Anna d’Alfaedo.
“La Tafonomia ha vari obiettivi – spiegano Davide Bassi e Renato Posenato paleontologi del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra ed organizzatori del congresso – tra i quali i modi diversi di preservazione della materia organica e degli scheletri, la durata ed il riconoscimento dell’eventuale rielaborazione post-mortem, la descrizione di tutti i processi che hanno influenzato le associazioni fossili (ad esempio la predazione e l’attività umana) e l’interpretazione degli ecosistemi marini e continentali del passato. Lo scopo delle nostre ricerche è quindi ricostruire gli ambienti del passato con il massimo dettaglio decifrando ed interpretando le informazioni preservate nel registro fossile”
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