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Da: Comune di Ferrara

E’ un viaggio attraverso l’evoluzione storica del concetto di ‘solidarietà’ quello che Gaetano Sateriale proporrà, venerdì 16 settembre alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, nel corso di una nuova conferenza del ciclo ‘Le parole della democrazia’. A introdurre l’argomento sarà Davide Nanni.
Il ciclo di conferenze è promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
“Solidarietà” è parola recente. Non esiste nei vocabolari di latino, non appare nella Commedia, non la usa Machiavelli, e nemmeno Rousseau nel Contratto Sociale. Non è contenuta nel Manifesto del Partito Comunista: “Proletari di tutti i paesi unitevi”, ma ognuno pensi per sé, verrebbe di dire.
Anche l’etimo dei termini “solidale, solidario, solidarietà” sorprende per l’assenza di riferimenti etici e sociali. Si tratta solo, in origine (qui sì, fin dal diritto latino) dell’obbligo di pagare somme intere, “solidum”, e di pagarle tutti: più a garanzia del creditore, sembra di capire, che non per afflato spontaneo dei debitori. Eppure se cerchiamo il termine in google, ci compaiono centinaia di immagini di mani che si stringono e di cuori (a volte cuori a forma di mani unite fra loro) e “solidarietà” è scritto due volte nella nostra Costituzione, indicandone insieme un diritto dei singoli e un obbligo della Repubblica. Chi e cosa hanno portato la parola solidarietà, da freddo termine giuridico, a divenire così piena di senso etico collettivo da poter essere identificata come fondante delle grandi organizzazioni sociali del XX secolo e persino collocata, ancora oggi, a confine discriminante tra “destra” e “sinistra” politica? È un viaggio intenso e affascinante che proveremo ad abbozzare insieme.

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