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Torniamo alle nostre donne street artist, che avevamo lasciato riposare per un attimo, e avventuriamoci alla scoperta di nuovi nomi. Ce ne sono sempre di nuovi, bellissimi colori e opere piene di vita ed energia, come solo le donne, talora, sanno fare.
Eccoci, allora, alla spagnola Andrea Michaelsson, un’artista poliedrica conosciuta nel suo mondo variopinto come Btoy. Nata nel 1977, a Barcellona, Andrea ha studiato legge per quattro anni, prima di comprendere che quella non era la sua strada (quale coincidenza e nota percezione…). E allora ha iniziato a impegnarsi nella fotografia, frequentando l’Istituto di studi fotografici della sua città. Oggi è conosciuta per i suoi raffinati, dettagliati, femminili, delicati, colorati, originali, curati e precisi stencil.
Btoy si è concentrata sulla street art alla morte della madre, nel 2002, all’età di 26 anni, trovando nella pittura e nell’arte un modo di sfuggire al dolore, per non pensare, per distrarre la sua mente. Le fotografie scattate durante quel periodo all’Istituto sono state la base di partenza dei suoi disegni e l’hanno aiutata a identificare con precisione i lineamenti e i dettagli dei personaggi che ritraeva. Ispirata dalle fotografie di Henri Cartier-Bresson e dalle attrici hollywoodiane, come Clara Bow e Louise Brooks, Btoy ha presto iniziato a usare Photoshop per incorporare e combinare la fotografia con i dipinti, arrivando così a ben identificare luci e ombre, in una tecnica raffinata di stencil.
Sono iniziati esperimenti che hanno visto unirsi varie tecniche, incluse l’uso di spray e d’inchiostri. Il risultato è stato un’esplosione sensazionale di colori.
I suoi stencil mettono sempre in risalto le donne, i loro volti, i loro colori, le loro espressioni, la loro bellezza e vitalità. Spesso includono ritratti di donne belle e famose, del passato (icone degli anni ‘50) ma anche del presente. Il mondo femminile è presentato in tutta la sua bellezza e intensa delicatezza.
Dopo aver molto collaborato con l’artista Ilya Mayer e con vari amici svedesi, francesi e inglesi, oggi lavora da sola, con il suo stile unico che la contraddistingue, creando poster, stampe e murales. Anche se ha partecipato a molte mostre in giro per il mondo (da Los Angeles a Citta del Messico e Bruxelles), oltre che nella sua Barcellona, Btoy preferisce mettere le sue opere in posti “vecchi” e un po’ dimenticati e trasandati. Perché, soprattutto qui, c’è bisogno di bellezza.

Per saperne di più visita il sito di Tboy [vedi].

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it