La senatrice a vita Liliana Segre entusiasma e commuove gli studenti del Montalcini
Tempo di lettura: 2 minuti
Da: Addetta stampa IIS Montalcini
Gli studenti delle due classi terze dell’Istituto Tecnico Montalcini hanno avuto l’onore e il privilegio di assistere alla toccante testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre presso il Teatro Nuovo di Ferrara.
Liliana Segre è una delle poche sopravvissute all’olocausto ebraico ancora in vita e , dopo un lungo silenzio , da circa trent’anni tiene conferenze presso scuole e atenei affinchè venga mantenuto vivo il ricordo degli orrori dei lager , frutto della follia della Germania nazista .
Con vece ferma e rotta soltanto a tratti dalla commozione , la Segre ha catturato l’attenzione degli oltre 700 studenti provenienti dalle scuole di tutta la provincia di Ferrara con il suo racconto lucido e dettagliato anche nei particolari più spietati .
Ha esordito con un ringraziamento rivolto agli insegnanti ai quali spetta il doveroso compito di trasmettere la memoria storica del passato , soprattutto di quello più detestabile affinchè certi eventi non debbano più ripetersi .
La senatrice ha ricordato come la sua infanzia , quella di una bambina assolutamente normale , abbia cessato di esistere quando , 80 anni fa, una serie di leggi assurde ed incomprensibili impedirono ai ragazzi ebrei di frequentare le scuole pubbliche. Quello fu solo il primo passo verso un orrore senza fine passato , prima attraverso il carcere di Milano , e poi nell’inferno di Auschwitz .
In quell’inferno Liliana perse tutta la sua famiglia , prima gli adorati nonni e poi il padre , ma non smarrì mai quell’amore per la vita che la portò ad aggrapparsi ad essa con tutte le sue forze.
La Segre ha saputo raccontare la sua dolorosa esperienza con parole semplici , dirette, talvolta ironiche , parole che sono arrivate direttamente al cuore degli studenti del Montalcini ovvero a ragazzi ai quali spetta l’arduo compito di costruire un futuro dove l’odio , l’intolleranza la discriminazione, l’indifferenza verso gli altri non abbiano più ragione di esistere.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it