… Il cielo completamente sgombro di nubi era di un azzurro intenso mentre le montagne che chiudevano l’orizzonte erano come gigantesche dune colorate di verde scuro. Il crinale sul lato opposto della gola faceva intravedere l’innumerevole varietà di alberi secolari che ricoprivano tutta la montagna, alberi e felci dalle foglie grandi come lenzuoli. Tutto quanto sembrava lo scenario di un paradiso pullulante di vita.
E tutt’intorno di vita ce n’era parecchia: farfalle con enormi ali dalle livree cangianti svolazzavano sulla radura; più in alto uccelli dal piumaggio multicolore eseguivano le loro evoluzioni aeree come fossero privi di peso; poi c’erano le scimmie appostate sopra gli alberi.
Le scimmie erano praticamente ovunque, decine e decine. Controllavano a distanza ogni intruso che capitasse nel loro territorio e si allertavano scambiandosi urla assordanti. Erano agili e scattanti, si muovevano nella folta vegetazione come folletti, era difficile seguirne i movimenti: scomparivano e riapparivano qua e là… Alcune erano grandi come gatti, mentre altre sembravano più massicce.
In ogni caso, erano tutte accomunate da una grande curiosità verso qualunque creatura si trovasse a passare nella vasta radura sottostante…
In questa descrizione e nel video che segue, il fascino di un mondo primordiale, tanto sublime proprio perché remoto e perduto nel mito di qualcosa che forse non è mai stato.
Forza, ballate scimmie! In fondo voi siete noi, esistete nei nostri sogni come il mondo che vi circonda. Splendido, lussureggiante e terribile!
E così mi ritrovo a cantare assieme a voi, e a ballare con voi al ritmo irresistibile della musica di Martin e soci. Nella giungla in cui vorrei essere, ma che ho contribuito a distruggere per sempre…
Adventure of a Lifetime (Coldplay, 2015)
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Carlo Tassi
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