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Mentre l’esercito russo assedia Kiev e i cittadini ucraini si organizzano per una disperata difesa, i governi occidentali provano a mediare per arrivare almeno a una tregua. Intanto in tutto il mondo, e soprattutto in Europa, si susseguono le manifestazioni contro l’invasione voluta dallo zar Putin e per chiedere la pace subito.

Centinaia di migliaia di profughi ucraini (alla fine potrebbero essere 10 milioni) cercano di fuggire dall’inferno ucraino. Anche i corridoi umanitari non sono garantiti. L’artiglieria e l’aviazione Russa continuano a colpire.
E in Russia cosa succede? C’è il rischio che la solidarietà verso il popolo ucraino aggredito e la condanna di Vladimir Putin si trasformi in un sentimento antirusso senza distinzioni. Ma la Russia non è Putin: a Mosca, San Pietroburgo, in tante altre città, migliaia di persone (soprattutto giovani e giovanissimi) scendono in strada per chiedere la pace. sfidando a mani nude le famigerate forze speciali di polizia. Ad oggi sono oltre 10.000 le persone fermate e arrestate.

Alcuni amici russi in Italia – che ho visto scioccati e spaventati da quanto sta succedendo – sono in contatto costante con i manifestanti in patria. Sono loro che mi hanno fornito queste immagini inedite. Dalla Russia, infatti, alcuni giovani fotografi e giornalisti, riescono ad aggirare la censura sempre più stretta che Putin ha imposto ai media e social media, e postano tutti i giorni immagini e video sulle manifestazioni per la pace e sulla dura repressione poliziesca..

Le immagini non richiedono alcun commento. O solo uno: la pace non la vuole solo il popolo ucraino, i cittadini europei, l’opinione pubblica mondiale, ma anche lo stesso popolo russo è oggi sotto il tallone di ferro del dittatore Putin.

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Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it