La rosa rossa
Tempo di lettura: < 1 minuto
di Francesca Ambrosecchia
Il 14 febbraio la concentrazione di rose rosse è talmente alta che si respira nell’aria.
Si narra che una rosa rossa fu il simbolo della riconciliazione tra due innamorati e che fu proprio San Valentino l’artefice di tale lieto fine, nonché il primo religioso ad aver celebrato un matrimonio tra un legionario pagano e una giovane cristiana.
La rosa rossa è uno dei simboli indiscussi dell’amore: il fiore, delicato, fragile e profumato e le spine del gambo, emblema delle difficoltà da fronteggiare.
“La rosa ha le sue spine, e per questo è la rosa il fiore dell’amore”
Arturo Graf
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Sostieni periscopio!
Redazione di Periscopio
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani