Sul tema degli anziani mi resta da affrontare la parte più difficile, ovvero fare qualche proposta. Abbiamo assodato che la vita si è allungata e la vecchiaia, più lunga che nel passato, ci impone di riflettere e di ridefinire il ruolo sociale ed economico degli anziani. Partiamo da una constatazione evidente, e cioè che la terza età è fatta di varie fasi, o di diversi momenti, che non possono essere letti come una lunga anticamera verso il tramonto. Su questo principio proviamo a essere creativi e fare qualche buon esempio (in verità mi aiutano le tante buone pratiche che sono state portate avanti da Auser e altre strutture impegnate su questo). Riprendiamo per punti i concetti principali:
- È crescente il numero di anziani
- Crescono gli anziani autosufficienti e i pensionati impegnati nel volontariato
- Possibile dunque pensare ad una forza proattiva civile disponibile per gli altri
- L’anziano non come indicatore di criticità ma anzi protagonista nella solidarietà
- Aumentano i bisogni e le richieste di offerta sostenibile in molti settori e territori
- Serve disponibilità a sperimentare e sviluppare nuovi progetti per il valore sociale
In questa logica diventa importante sviluppare un welfare sociale, sussidiario e non in competizione, il cui compito non è dunque quello di stare sul mercato, ma di dare risposte qualificate ai cittadini e ai loro bisogni crescenti, in un coinvolgimento attivo sui temi della qualità della vita. Nel difficile confine tra volontariato e attività sociali, tra mercato del lavoro e assistenza, si deve trovare il giusto equilibrio a supporto della cooperazione sociale e delle organizzazioni Onlus, non in sovrapposizione, ma anzi in modo da sviluppare l’utilizzo di strumenti imprenditoriali a fini di solidarietà in un sistema sussidiario. Le cose qui scritte hanno l’obiettivo di proporre una eventuale integrazione di contenuti rispetto all’ampio impegno che già viene svolto da molte istituzioni sulla promozione delle politiche sociali e di quelle educative, sullo sviluppo del volontariato, dell’associazionismo e del terzo settore. Si può cercare di stimolare la creatività e la capacità di proposta indicando alcune possibilità che si potrebbero sviluppare sul territorio e che potrebbero ritrovare a Ferrara e provincia un fertile terreno di crescita e di espansione. Di seguito, assieme a mie proposte come referente passato di progetti speciali in Auser Emilia Romagna, utilizzo anche una ricerca fatta in passato sulle buone pratiche, svolte da circoli Auser a livello regionale, e propongo qualche esempio come proposta generale dunque da migliorare e implementare. Partirei dall’area di servizio alla persona su cui vi è un grande impegno istituzionale a cui si può pensare di aggiungere un maggiore supporto del volontariato in azioni di accompagnamento, di assistenza e di supporto. Qualche esempio: Accompagnamento al lavoro Assistenza a persone in difficoltà temporanea (es per infortuni) o permanente (per handicap) finalizzato a costruire un sistema sociale di servizi per l’impiego accessibile ai soggetti in difficoltà individuale o sociale rispetto al mercato del lavoro; azione finalizzata a facilitare e accompagnare i soggetti disabili nell’inserimento lavorativo. Servizi a domicilio Assistenza per farmaci a domicilio, spesa a domicilio, etc per non autosufficienti, magari prevedendo convenzioni con commercianti che offrono servizi a domicilio (lavanderie, supermercati, panifici, edicole, etc) e supporto logistico. Oltre a servizi alla quotidianità, come la pulizia della casa, stirare, fare la spesa, lavare i piatti, fare giardinaggio e piccole opere manutentive. Assistenza domiciliare anziani Sostenere la vita indipendente, per far continuare a vivere nel proprio domicilio e nel proprio tessuto sociale, evitando isolamento, senso di inutilità, decadimento senile. Nel caso di persona anziana che vive sola e che ha problemi di autonomia nella vita quotidiana a domicilio, rendere disponibili servizi di assistenza domiciliare saltuaria o programmata che possono prevedere interventi prevalentemente sociali e socio-sanitari. Centri sociali tempo libero Centri di socializzazione territoriali per attività culturali, tempo libero, assistenza. Possibilità di creare una rete ed un sistema integrato di compartecipazione. Strumento di confronto per la condivisione di pratiche orientate. Può essere una soluzione per quelle persone anziane che vivono sole o con famigliari con scarsa disponibilità di tempo, che possono trascorrere la giornata in compagnia di altre persone anziane, operatori specializzati e volontari, ma anche seguire specifici programmi di riattivazione e mantenimento, socializzazione e animazione, rientrando a casa la sera. La partecipazione alle attività individuali e di gruppo organizzate nel centro diurno favorisce il mantenimento dell’autonomia personale e sociale. Portineria sociale Svolge mansioni di base (distribuzione posta, pulizie condominiali, etc) ma anche punto di riferimento per i condomini (aiutare, socializzare, etc) per bisogno di compagnia (fare una passeggiata, aiutare a fare la spesa, disbrigare pratiche d’ufficio, recarsi dal medico, fare cure terapiche, esami clinici, etc) o anche punto di ritrovo di zona per trascorrere il pomeriggio insieme, fare una partita, leggere il giornale, ascoltare musica, giocare a tombola, etc. Nonni adottano studenti Si tratta di un accordo scambio tra un anziano che ha una casa ed uno studente fuorisede che la cerca ed in cambio offre un aiuto domestico e qualche servizio di assistenza. Risponde ad esigenze economiche degli studenti (e rischio di mercato nero) e soprattutto crea compagnia per gli anziani soli. Organizzare una forma di interscambio delle informazioni (domanda-offerta) e supporti per incontro. Assistenza animali domestici Crescono gli animali d’affezione per fare compagnia. L’apparente superficialità del tema invece rappresenta un punto di riferimento, di assistenza e di supporto per molti e le esigenze quotidiane di motorietà, bisogni fisiologici, igiene, etc per alcuni rappresentano problemi gravi da risolvere. La domanda di servizi da parte di persone impegnate e occupate è crescente. Servizi vari (pratiche, commissioni, etc) Spesso le esigenze di rapporti di sportello (poste, banche, uffici pubblici, etc) e di code (per abbonamenti, servizi, etc) possono rappresentare difficoltà per certe persone con difficoltà ad uscire (assistenza) ma rappresentano anche una perdita di tempo o comunque un disagio per molte persone disposte a riconoscere un corrispettivo per la prestazione richiesta (offerta di mercato) Organizzazione gruppi di acquisto La richiesta di prodotti di consumo, ma anche la opportunità di vantaggi economici (costi del prodotto) e di qualità (es il biologico, il fresco) spesso fanno nascere gruppi di famiglie che si accordano per acquisti cumulativi al fine di arrivare direttamente al produttore (riduzione di filiera e di prezzo d’acquisto). I gruppi di acquisto sono formati da consumatori che decidono di unirsi per acquistare all’ingrosso i prodotti alimentari e di consumo per poi distribuirli tra le proprie famiglie. Le motivazioni che spingono a creare un gruppo d’acquisto sono il più delle volte economiche, dal momento che acquistare direttamente dai produttori, anziché nei supermercati, significa risparmiare sui prezzi delle merci. Altre volte però la scelta dei prodotti è dettata da ragioni etiche e solidali.
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Andrea Cirelli
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