di Edoardo Nannetti
Paziente: Renzi Matteo;
Professione: presidente del consiglio e segretario Pd;
Anamnesi: fin da piccolo non distingue la destra dalla sinistra (probabile stereoagnosìa);
Fattori di rischio ambientale: frequenta assiduamente e segretamente Silvio Berlusconi; stringe affinità con Marchionne; ha tra i suoi amici e finanziatori il finanziere Davide Serra che vuole limitare il diritto di sciopero; preferisce gli imprenditori che vogliono licenziare a quelli che vogliono investire;
I sintomi:* nonostante il PD abbia perso 700 mila voti alle regionali in Emilia Renzi Matteo è convinto di avere riportato una sfolgorante vittoria; * mentre tutti attribuiscono la forte astensione elettorale in una regione che sempre vota ai massimi (l’Emilia) alla delusione verso il PD ed alle inchieste giudiziarie, il paziente dice che dipende da “una generale disaffezione verso la regione come istituzione”; * nello stesso giorno in cui escono i dati sulla disoccupazione aumentata ininterrottamente da marzo ad oggi, il paziente afferma che da quando c’è lui ci sono 100 mila posti di lavoro in più e rifiuta l’evidenza dei dati; * invita a cene di finanziamento persone che possono pagare da 1.000 euro a testa in su ed è convinto di aver organizzato una festa di finanziamento popolare per un partito popolare che fa interessi popolari; * il paziente veste sempre con jeans e camicia bianca con maniche rimboccate, anche d’inverno pensando che sia sempre primavera, anche a letto convinto che così è sempre all’opera pure di notte; * il paziente è convinto che il diritto di voto ce l’abbia solo chi ha uno smartphone (e una camicia bianca), a chi gli fa presente la Costituzione della Repubblica risponde che “la Costituzione è come una cabina telefonica a gettoni ed è meglio lo smatphone”; * con il Jobs act si può licenziare di più e senza tutele contro i licenziamenti illegittimi ma il paziente continua a ripetere ossessivamente che ci saranno più diritti per i precari (senza dire quali diritti); * l’evasione fiscale aumenta ma il paziente, di fronte ad una nutrita platea, dice trionfalmente e con sguardo esaltato che ‘è finito il tempo dei furbi’ (senza dire cosa farà contro l’evasione); * c’è l’alluvione a Genova e il paziente dice che è colpa del Tar che ha bloccato i lavori e gliela farà vedere lui (ma il Tar non ha mai sospeso i lavori); * il paziente ha affermato che avrebbe riformato la pubblica amministrazione il primo mese di governo, il lavoro nel secondo mese, il fisco nel terzo mese, la giustizia il quarto e così via (delirio di onnipotenza?);* il paziente si allea col pregiudicato Berlusconi ma dice che con lui ci sta solo gente per bene (comizio di Bologna) e che la Cassazione non è l’ultimo grado di giudizio (a chi gli mostra il codice di procedura civile replica che quello l’hanno scritto degli intellettuali del cavolo e non conta niente);*il paziente sostiene, senza accettare alcuna evidenza critica, che l’anno prossimo cominceremo ad uscire dalla crisi pur sapendo che le previsioni di tutti gli istituti economici ed anche di Confindustria dicono che non è così…
Da un manuale di psichiatria:“La ‘pseudologia fantastica (altrimenti nota come mitomanìa) risponde ad un bisogno morboso di costruire resoconti fittizi più o meno fantastici, in cui il soggetto stesso progressivamente finisce per credere, passando dalla menzogna all’autoinganno ed abbandonandosi ad una vita illusoria”
La diagnosi: a voi la diagnosi del caso concreto..
Possibile terapia: molte manifestazioni che consentano al paziente di riacquistare il rapporto con la realtà; in presenza del paziente vanno assolutamente evitate frasi del tipo “lasciatelo lavorare” in quanto aggravano i sintomi e provocano una confusione identitaria con Berlusconi; è raccomandato comunque al paziente un lungo periodo di riposo quindi l’interruzione delle attuali occupazioni politiche.
F.to Dr. Edoardo Nannetti
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